ROVIGO – “Sono un pittore che racconta storie per immagini davanti al pubblico”. La pittura dal vivo è una forma di performance artistica che con Marc Westermann si declina su più piani, diventa una danza su tele diverse, un’opera d’arte che cambia continuamente: ciò che sembra, con un gesto diventa altro.

L’artista tedesco ha dato vita sabato sera in piazza Garibaldi a una danza partecipata, lui e il pubblico che lo seguiva da una tela all’altra, insieme, in uno degli eventi più spettacolari e attesi di “RoRegeneration”, il festival di arti urbane rigenerative che il Comune organizza da quattro anni per promuovere i temi della rigenerazione urbana.
E in questo senso, sabato piazza Garibaldi si è trasformata in un palco aperto: una performance di due ore e mezza che ha tenuto lì, sul liston della piazza, sotto gli occhi di Garibaldi, tante persone, adulti e bambini. Due ore e mezza volate via veloci, a inseguire le suggestioni dei soggetti sulle quattro tele che cambiavano continuamente, a cercare di indovinare queste trasformazioni. E così la padella con l’uovo diventa un’alba al mare, poi un lago con gli alberi sullo sfondo, e ancora una finestra sul panorama. E il gallo diventa un tunnel su uno scorcio di natura. Oppure, i quattro pianeti si trasfigurano in una mano e una mongolfiera sullo sfondo; una grande lampadina in una scala misteriosa.

“Mi piace quello che faccio, mi diverte”, dice Marc mentre nel pomeriggio monta i telai delle quattro tele per allestire il palco in piazza, e i passanti lo osservano incuriositi.
Marc Westerman vive a Essen, città della Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania, nota in passato per gli stabilimenti siderurgici della famiglia Krupp, ora “con una forte attenzione alla cultura e all’arte”.
Un inizio come illustratore, poi grafic designer; il live painting, la pittura dal vivo, gli è arrivata addosso tredici anni fa e in modo casuale: “A Essen ogni anno in giugno fanno “La notte della cultura industriale”, con tanti artisti ovunque, nei luoghi della città e nei dintorni verdi. Un amico mi coinvolse e io preparai un’installazione con sculture a forma di fungo, a cui facevo dire delle cose, frammenti di storie e racconti biografici. Parlando con questo mio amico, mi venne l’idea di aggiungere all’installazione una tela, fissata tra due alberi, e fu il mio primo live painting. Mi aspettavo di avere dietro una decina di persone, non di più. C’era una folla. Mi son detto: allora funziona!”.
Ora i suoi live painting sono progetti complessi, creati con cura e con una “scaletta” dei soggetti per ogni tela che Marc prepara ovviamente con grande minuzia: natura, animali sulle tele bianche, immagini oniriche, futuristiche, sulle nere.
Una colonna sonora, la sua playlist, che lavora sulla suggestione: “Cerco di sorprendere, mi piace farlo. Mi emoziona. Preparo tutto prima con attenzione a ogni dettaglio, poi però saltando da una tela all’altra entro io stesso in uno stato d’animo di forte emotività”.
E nella chiacchiere della serata, la promessa è di tornare: chissà, forse per un live painting insieme a live set di musica proposti da autori polesani.
Il racconto di “RoRegeneration – Festival di arti urbane rigenerative. Nuove Visioni”, con tutti gli eventi di questa quarta edizione (https://roregeneration.eu/), è consultabile sui profili Facebook e Instagram.