ARQUÀ POLESINE (Rovigo) – Dopo gli anni caratterizzati dalla diffusione della pandemia globale che ha impedito di poter organizzare eventi teatrali e culturali durante il periodo invernale in spazi chiusi, finalmente, il Circolo ricreativo Mons. Giacomo Sichirollo con la collaborazione e la direzione artistica della compagnia teatrale Proposta Teatro Collettivo è lieta di annunciare la ripresa della rassegna A teatro con una stella, giunta alla VII edizione, nel Teatro parrocchiale di Arquà Polesine. Gli scorsi anni, infatti, è stata organizzata nel periodo estivo come “costola” della longeva rassegna Corte teatrale in Castello. Febbraio 2023, invece, vedrà il ritorno singolo degli eventi teatrali dedicati alla memoria di Davide Altieri, amico e attore, noto arquatese, prematuramente scomparso.
Una rassegna che, come gli scorsi anni, sarà caratterizzata anche dalla presenza di un concorso: le compagnie che si esibiranno, infatti, concorreranno per alcuni premi che verranno assegnati da una giuria di qualità e dal pubblico presente. Verranno, dunque, assegnati due premi: il premio per il miglior allestimento intitolato a Davide Altieri e il premio per il miglior gradimento del pubblico, cui potranno poi aggiungersi segnalazioni per la qualità dei lavori o di alcuni aspetti degli stessi. A presiedere la giuria, quest’anno, sarà il vicesindaco e assessore alla cultura del comune di Arquà Polesine Luigi Carlesso. Gli eventi sono resi possibili grazie al sostegno e al patrocinio del Comune di Arquà Polesine e di Fita Rovigo e grazie alla Parrocchia Sant’Andrea Apostolo per la concessione degli spazi.
Giorgio Brandolese, presidente del Circolo Mons. Giacomo Sichirollo, afferma: “Dopo tutti questi anni segnati dall’emergenza Covid, finalmente possiamo tornare nel bel teatro di Arquà Polesine per farlo rivivere e per farci tornare tutti a teatro a godere di momenti belli e spensierati. Quest’anno, visto l’importante ritorno, il livello qualitativo degli spettacoli proposti sarà molto alto e, per questa ragione, non posso che essere soddisfatto del lavoro svolto in collaborazione con la compagnia Proposta Teatro Collettivo, in particolare nella persona del regista Giorgio Libanore, per il risultato ottenuto. Potremo divertirci, ma anche riflettere. Ma soprattutto potremo rivolgere il nostro pensiero a Davide Altieri, mio grande amico e amico di molti di noi, ancora nei nostri cuori e il cui ricordo non si spegnerà mai fintantoché ci sarà il teatro ad accoglierlo. Ringrazio, inoltre, quanti ancora hanno collaborato a queste serate, in particolare la Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, il Comune di Arquà Polesine, F.I.T.A. Rovigo”.
Gli appuntamenti partiranno da sabato 11 febbraio e inizieranno tutti alle ore 21:15. Costo d’ingresso per ogni evento di 7 euro. Abbonamento a tutti gli spettacoli: 25 Euro. L’entrata è gratuita fino ai 14 anni.
Per prenotazioni e informazioni: 3939760659.
A dare il via alle serate, sarà la compagnia di Amici del Teatro di Pianiga, associazione culturale nata nel 2007 il cui obiettivo è quello, da sempre, di portare qualità con i propri spettacoli, scelta impegnativa che però ha sempre pagato in termini di gradimento di pubblico e di riscontro della critica, a partire dal primo spettacolo messo in scena Il dramma, la commedia, la farsa di Luigi Antonelli. Per la rassegna arquatese, la compagnia proporrà lo spettacolo Alla larga dai guai, ambientato nell’agriturismo Porci&Porcini dove è nascosto il bottino di una rapina in banca. Tra inconvenienti e vivaci interferenze, si genererà un vorticoso susseguirsi di imprevisti e movimentate sensazioni tutte da scoprire.
Di seguito tutti agli appuntamenti in programma in ordine di data:
11 febbraio, ore 21:15
ALLA LARGA DAI GUAI
Tre atti di Derek Benfield, regia di Gianni Rossi
Amici del Teatro di Pianiga.
Nell’agriturismo “Porci & Porcini” è nascosto il bottino di una rapina in banca. Per trovarlo ed approfittarsene, due malviventi ne fanno evadere un terzo, quello che sa dov’è celato. Così lo portano di forza sul posto, salvo scoprire che, a causa di una omonimia, hanno liberato il detenuto sbagliato. Nonostante il beffardo inconveniente, il capo banda è determinato a portare a termine l’operazione: costi quel che costi. Ma non si rivelerà impresa facile. I tre, infatti, si troveranno a dover dribblare i vari frequentatori dell’esercizio. Vivaci interferenze che finiranno per generare un vorticoso susseguirsi di impreviste e movimentate situazioni.
18 febbraio, ore 21:15
NISSUN VA AL MONTE
Due atti di Giacinto Gallina, regia di Gianni Rossi
Teatro Veneto Città di Este
Venezia, 1872. L’azione ha luogo in casa di Bepo, che di giorno lavora come scrivano in uno studio legale e di sera suona la tromba nelle feste da ballo, per arrotondare le scarse entrate. È l’ultimo sabato di Carnevale e i familiari fremono per avere l’occasione di un momento di festa; ma mancano i quattrini ed è costretto a rifiutare. Nel tentativo di cercare un rimedio, l’amico Bortolo suggerisce l’iniziativa di impegnare qualcosa al Monte di Pietà… e pian piano la tentazione diventa sempre più forte per tutti. Bepo cerca di mantenere un atteggiamento fermo, perché dice – con orrore – che “la roba, una volta andada al Monte no la torna più indrìo”! Tuttavia, l’uno di nascosto degli altri, tutti vi si recano ad impegnare l’abito migliore (e non solo) di qualcun altro; così ciascuno si ritroverà con i soldi, però senza vestito da festa, e allora…
25 febbraio, ore 21:15
LA FINTA AMMALATA
Due atti da Carlo Goldoni, regia di Eleonora Fuser
Compagnia Sottosopra di Bagnoli di Sopra
Testo di Goldoni, rimaneggiato creando uno scenario da Commedia dell’Arte, che racconta la storia d’amore tra Rosaura ed il medico Onesti. La giovane Rosaura si finge ammalata per non rivelare il suo amore. Il padre Pantalone fa di tutto per scoprire il male della figlia. Chiama a consulto medici che si rivelano poi impostori. Colombina e Beatrice, consapevoli dell’amore per Onesti, faranno di tutto per risolvere il problema. Infatti si convolerà a dolci nozze. Qui si rovesciano i ruoli maschili al femminile. Questo gioco, antico come il teatro, si inserisce in un percorso di ricerca, della regista Eleonora Fuser, teso a considerare neutro il corpo dell’attore con maschera. L’archetipo così diventa verità, sfumando sempre di più i confini della sessualità. Questo lavoro può essere un contributo ad un tema chiave del nostro secolo.
4 marzo, ore 21:15
APPUNTAMENTO FUORI CONCORSO E SERATA DI PREMIAZIONE
PARENTI SERPENTI
Due atti di Carmine Amoroso, regia di Giorgio Libanore
Proposta Teatro Collettivo di Arquà Polesine
“Parenti serpenti”, commedia dal retrogusto amaro di Carmine Amoroso, nota soprattutto perché divenuta, nel 1992, il soggetto dell’omonimo film di Mario Monicelli, propone un paradossale esempio di fraternità attraverso una grottesca fratellanza di egoismi. In casa di Saverio e Trieste, durante le festività natalizie, tornano i quattro figli. L’annuncio, da parte di Trieste, della volontà di andare a vivere da uno dei figli sarà l’elemento scatenante che porterà fratelli e consorti ad accapigliarsi tra loro smascherando ipocrisie, manifestando rancori sopiti e rivelando sconvolgenti segreti inconfessati, fino a diventare complici “serpenti” che, viscidi e subdoli, arriveranno alla terribile decisione finale. Teatro di grande comicità con una drammaturgia di scena volta ad esaltare l’aspetto grottesco dei personaggi.