CANARO (Rovigo) – Nel dicembre 2022 si spegneva a Roma l’artista Gianpaolo Berto. Si poneva quindi, per le istituzioni culturali del territorio polesano tra cui il Muvig, il tema di un doveroso omaggio e riconoscimento per la sua arte. Adriese di nascita, è stato un interprete dai forti e riconoscibili tratti di gusto contemporaneo, capace nella sua lunga carriera di stringere legami significativi con figure cardine dell’arte italiana quali De Chirico, Tono Zancanaro e Carlo Levi.
E’ dunque il Muvig nel Comune di Canaro (Rovigo), museo interattivo e digitale, dedicato all’arte del pittore rinascimentale Benvenuto Tisi da Garofolo, ad accogliere questa straordinaria iniziativa, attraverso la sinergia tra l’Amministrazione comunale di Canaro, la società Pop Out cultura, arte e turismo ed le ricche collezioni d’arte custodite a Villa Morosini di Polesella.
L’idea fondamentale che anima questo progetto curato da Michael Miazzi ed Evelin Crepaldi, vuole essere un racconto attraverso l’arte e i secoli in cui a dialogare con GiampaoloBerto in questo copione, fatto di frasi pittoriche e di episodi cromatici, sia infatti il Garofalo.
Davvero immenso appare ad un primo sguardo l’arco di tempo che li divide, costellato da miriadi di avvenimenti che – come ricorda appunto Carlo Levi- tutti noi riuniamo abitualmente in una categoria universale: la Storia.
Eppure sorprendono -nello studiarne i caratteri e le biografie- soprattutto i punti di tangenza, talvolta evidenti e luminosi altre volte celati e per questo più preziosi.
La mostra “Gianpaolo Berto: Dialoghi” si propone dunque di gettareponti e stabilire contatti tra questi due interpreti della pittura, attraverso una accurata selezione di opere provenienti dalla collezione dell’ing. Luciano Zerbinati, stimolando la curiosità della scoperta in un viaggio che coniuga sentimento, immaginazione e sapere creativo.
Le sale espositive del Muvig, caratterizzate per gli aspetti digitali e per l’interattività, saranno quindi arricchite con 20 opere d’arte contemporanea create da Giampaolo Berto e dai suoi maestri, così da offrire ai visitatori un percorso di riscoperta grazie a figure chiave nella storia artistica del nostro territorio e non solo. In ciascuna sezione di mostra, l’allestimento permanente verrà commentato da opere scelte tematicamente, accompagnate con pannelli didascalici a supporto ed integrazione dell’allestimento.
Su tutti però l’elemento che costituisce la trama e allo stesso tempo la poetica scenografia di questo racconto a due voci è una terra: Il Polesine. Questa straordinaria “landa contadina”, come l’ha definita
Sgarbi- ha offerto in dono ad entrambi i pittori le emozioni primordiali della vita, quelle che si scoprono durante l’infanzia e che ti fanno concepire un piacere profondo e che vorresti immaginare senza fine.
All’inaugurazione (foto Loris Slaviero) della mostra hanno partecipato l’assessore regionale Cristiano Corazzari, il presidente della Provincia di Rovigo, Enrico Ferrarese, oltre i rappresentanti di molte amministrazioni comunali polesane
La mostra sarà visitabile tutte le quarte domeniche del mese dal fino al 24 settembre, oppure su prenotazione per i gruppi ad info@pop-out.it.