Antani & Mascetti, una coppia in noir a San Martino 

Serata molto coinvolgente, in cui i due scrittori, originari di Villamarzana (Rovigo), si sono alternati nell'illustrare le origini, gli sviluppi e la nascita di questo libro 

SAN MARTINO DI VENEZZE (Rovigo) – Il noir protagonista a San Martino per una sera. Venerdì al Forum di piazzale Pertini la coppia di scrittori polesani Corrado Antani e Ettore Mascetti ha presentato il loro primo romanzo “Le eredità del male”. 

Davanti ad un pubblico attento e interessato, i due autori (i cui nomi sono un chiaro omaggio al film “Amici miei” di Mario Monicelli in segno della loro duratura amicizia) hanno portato il loro libro, uscito la scorsa primavera, “Le eredità del male”, edito da Golem, e presentato a maggio 2022 al Salone internazionale del libro di Torino, primo palcoscenico importante per farsi conoscere. 

Serata molto coinvolgente, in cui i due scrittori, originari di Villamarzana, si sono alternati nell’illustrare le origini, gli sviluppi e la nascita di questo libro, da un’idea partita quasi per scherzo quasi una decina di anni fa. 

Una storia che si svolge in Polesine, a Rovigo; il protagonista è un ex poliziotto, ora investigatore privato, che si ritrova a dover fare i conti con tre eventi che scuotono dal torpore la “noiosa” città delle rose. Assieme a lui ruotano altri personaggi, suoi alleati; dall’altra parte un suo ex superiore, che farà di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote. 

Fra questi personaggi inventati, il punto fermo di tutta la storia: l’ex manicomio di Granzette e il suo mondo del passato; storie, ricordi, personaggi più o meno veri, accomunati da un luogo sinonimo di sofferenza e alienazione. 

Fra una battuta e l’altra, domande e spunti di riflessione, la serata è stata l’occasione per immedesimarsi in un “altro mondo”. Un mondo sommerso, fatto di padiglioni, viali alberati e mura. Un confine labile, fisico e mentale, in cui è sempre stato complesso capire la differenza fra area di cura e luogo di isolamento.

“Storie da manicomio”, storie di persone, vecchi, uomini, e soprattutto donne, bambini, nati nel loro grembo e cresciuti fra quelle mura. Storie di persone le cui esistenze la società di allora, e anche un po’ quella di oggi, non ne ha mai saputo, e forse, voluto sapere. 

“Le eredità del male”, un noir polesano, ma anche un libro di denuncia sociale, che ha fatto riflettere su quel cosiddetto “altro mondo”. 

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