LENDINARA (Rovigo) – Il 15 giugno prossimo, con base d’asta 1.459.200 euro, ci sarà l’asta su presentazione di domanda (non al massimo ribasso) del lotto edificabile in via Valli (ex area zuccherificio). Entro il 10 giugno andranno presentate le offerte. È prevista una cauzione del 5%. I bene informati dicono che ci sarà sicuramente l’offerta da parte del “solito lendinarese interessato”.
Il futuro dell’ex zuccherificio è una delle questioni irrisolte di Lendinara ed è perciò comprensibile l’attenzione sul tema.
Il sindaco Luigi Viaro commenta: “Se così fosse, da sindaco e da lendinarese sarei felice e spero proprio che questa storia infinita trovi finalmente una soluzione ma, il Comune non ha voce in capitolo e può soltanto cercare di aiutare lo sviluppo dal punto di vista urbanistico”. L’unica cosa che il Primo cittadino si sente di aggiungere è “Non ci sarà nessuna cementificazione selvaggia”.
L’area di quasi 20 ettari, di quella che fu la prima industria del territorio e che diede lavoro a generazioni di lendinaresi, giace in stato di abbandono da decenni. Era il 1982, infatti, quando lo zuccherificio di Lendinara andò in pensione, iniziando l’ultima campagna saccarifera, per poi chiudere definitivamente l’anno successivo. Ottantatré anni di onorato servizio furono consegnati al ricordo e nulla più.
Le vestigia in rovina, diventate zona di abbandono di rifiuti, giacciono sul lato destro di via Valli a sud della linea ferroviaria, immediatamente dopo il passaggio a livello.Resta comunque un’area posta a ridosso del centro storico situata in posizione strategica e perciò interessante.
Quando la Bassano Grimeca ha chiuso i battenti nel 2010, come in una telenovela, si succedettero le ipotesi per l’utilizzo dell’area. Di volta in volta, l’ex zuccherificio sarebbe dovuto diventare una nuova zona residenziale (nel 2019 anche in funzione dell’accoglimentodei quadri Amazon), area artigianale e di servizi, oppure un parco urbano attrezzato per bambini e famigliema, in definitiva, nulla è stato poi fatto e il futuro rimase sospeso. L’area è stata ripetutamente battuta all’asta senza suscitare l’interesse di alcun investitore, forse per il consistente impegno economico necessario.
Oggi, dopo decenni d’incuria, il sito su cui insistono alcuni fabbricati in condizioni fatiscenti e residui dell’ex zuccherificio, è diventato una vasta zona boschiva incolta, dove sembra che circolino animali di tutti i tipi.
Del tutto infondate sono invece le voci che vorrebbero prossima la chiusura (qualcuno dice a settembre) del supermercato Coop al Centro commerciale Base, con il possibile trasferimento al suo posto di Conad. Il titolare del punto vendita Conad di Viale Fava, Daniele Trambaioli, definisce “chiacchere da bar” queste voci.
Ugo Mariano Brasioli