PADOVA – Maxi operazione e sequestro di droga in Veneto. Stroncata una banda del narcotraffico, sono quasi tutti nigeriani, ben 42 i chili di cocaina ed eroina tolti dal mercato.
Il primo duro colpo nel febbraio del 2023, agli arresti ci finì un 32enne nigeriano domiciliato a Polesella, ma di fatto operava nel padovano (LEGGI ARTICOLO).
6 le misure cautelari ordinate dal Gip del Tribunale di Padova, ed eseguiti dalla Squadra Mobile di Padova: Tre persone sono in carcere, un 35enne nigeriano di Padova, un 31enne nigeriano di Treviso ed il 32enne nigeriano di Polesella. Divieto di dimora in Veneto) per una 24enne nigeriana di Casale sul Sile. Nei guai anche una coppia di spagnoli di Saragozza, l’uomo di 49 anni è finito in carcere, per la donna di 54 anni è scattato il divieto di dimora in Veneto.
L’accusa è di traffico e spaccio di cocaina ed eroina, l’operazione è avvenuta lunedì 19 giugno con la collaborazione anche delle squadre mobili di Treviso, Modena e Lodi.
La droga arrivava settimanalmente dall’estero, un vasto giro di spaccio di livello notevole, vista la quantità sequestrata.
L’indagine ha preso avvio dall’arresto di un pusher nigeriano nel settembre 2021, tra ottobre 2022 e febbraio scorso gli inquirenti hanno sequestrato 42 chilogrammi di eroina e cocaina, confezionati in ovuli tutti siglati, e arrestato in flagranza quattro ‘custodi’ dello stupefacente.
Il 32enne nigeriano, domiciliato a Polesella, ma di fatto dimorante a Legnaro (Padova), ritenuto al soldo del gruppo di trafficanti ed il cui numero veniva indicato ai clienti provenienti da altre province quale riferimento padovano.
Assieme a costui a febbraio i poliziotti hanno identificato il secondo sito utilizzato dagli indagati per depositare la droga, un’abitazione appunto a Legnaro, in via XI Febbraio, dove peraltro è assai probabile siano stati fatti arrivare nel frattempo ulteriori carichi di droga, almeno 33 chili. Un sito dove era solita recarsi anche una 24enne nigeriana, proveniente da Treviso, emissaria di uno dei trafficanti di quella provincia. L’attività avviata anche nei confronti di questi ulteriori due indagati ha portato in breve ai successivi sequestri. Il primo il 13 gennaio 2023 di due chilogrammi di eroina, il secondo il 6 febbraio 2023, di ulteriori 11 chilogrammi di cocaina ed eroina, suddivisi in 940 ovuli. Il sequestro dei due chili ha consentito ai poliziotti di arrestare un’altra complice, una 40enne nigeriana. Agganciata in zona stazione, dopo aver ricevuto il carico dalla 24enne di Treviso, che provvedeva ad occultare all’interno di un cestino per la spesa, la quarantenne è stata seguita dopo essersi allontanata a bordo di una monovolume guidata da un tassista abusivo. Sottoposta a controllo in via Aspetti, la donna ha riferito agli investigatori di essersi semplicemente recata a comprare del latte, ma all’interno del carrello della spesa gli sono stati trovati quattro contenitori per il latte contenenti 182 ovuli di eroina. Il 6 febbraio 2023 l’antidroga della Squadra Mobile ha messo a segno l’altro sequestro di droga di ingente quantità, proprio presso l’abitazione di Legnaro, come detto individuata quale probabile luogo utilizzato dai trafficanti per custodirvi e smistare la sostanza stupefacente. Dopo alcuni prolungati servizi di osservazione che hanno consentito di dare conferma al via vai dei pusher, i poliziotti si sono appostati alle prime ore del mattino, notando da subito parcheggiata l’auto del 32enne di Polesella (Rovigo). Durante la breve permanenza, i poliziotti hanno avuto modo di rilevare ancora una volta l’arrivo di tre connazionali dell’uomo, due dei quali in precedenza individuati quali pusher. Persone che il 32enne ha tentato di far entrare in casa, offrendo così agli agenti l’opportunità di intervenire e guadagnarsi a loro volta l’ingresso. Una volta dentro i poliziotti hanno subito rinvenuto una parte della droga pronta per essere offerta agli ospiti appena giunti. Ma il grosso dello stupefacente è stato trovato e sequestrato dopo una breve ricerca estesa anche alla rimessa dell’abitazione: 11 chilogrammi fra cocaina ed eroina, confezionati in 940 ovuli distribuiti anche stavolta in ben 69 buste recanti sigle varie destinate ad altrettanti acquirenti intermedi. Oltre alla droga i poliziotti hanno sequestrato anche 1.400 euro, un nuovo “libro mastro” con elencate quantità e relativi importi, nonché materiale utile al confezionamento e pesatura della droga.
Nel frattempo, grazie al primo sequestro gli inquirenti sono risaliti ad un secondo soggetto a capo del gruppo, un 31enne nigeriano dimorante a Treviso, anche lui con un ruolo di primo piano, di pari livello del 35 enne suo connazionale di Padova. Entrambi sono direttamente coinvolti nel trasporto e custodia dei diversi quantitativi di droga, ovvero gli artefici delle “liste” degli svariati quantitativi di droga da “distribuire” non solo a Padova, ma in diverse province del Veneto e delle restanti Regioni del Nord Italia. Nello specifico in Via Curiel sono stati sequestrati ben 73 lotti, a Legnaro altri 69, ognuno dei quali contenente un diverso numero di ovuli di cocaina ed eroina, contraddistinti da una sigla diversa, riferibile ad un singolo cliente acquirente di livello intermedio, che avrebbe poi venduto la quota parte ai propri singoli pusher. È lo stesso 31enne di Treviso, d’altra parte, che avrebbe riferito al suo complice che da lì innanzi avrebbero dovuto stare attenti a cosa dicevano telefonicamente e che era meglio attendere che la situazione si calmasse, riferendosi ai sequestri.
Ma il sequestro operato in Via Curiel aveva già consentito ai poliziotti di risalire pure ad un’autovettura con targa spagnola riconducibile ai “corrieri”: una coppia, un uomo di 49 anni ed una donna di 54 anni, di nazionalità spagnola, entrambi residenti a Saragozza Carretera. Loro due, secondo l’accusa, si sono occupati nel novembre precedente del trasporto di ulteriori 20 chili di sostanza stupefacente a Cadoneghe. Ed è grazie alla loro individuazione che la Squadra Mobile è pervenuta all’ultimo dei sequestri di droga riconducibile agli indagati. Il 26 febbraio 2023, a Guardamiglio (Lodi), la coppia di spagnoli, proveniente da Courmayeur, è stata fermata con oltre 15 chili di eroina e cocaina, suddivisi in 1.287 ovuli, occultati all’interno di una ruota di scorta. Droga destinata in prima battuta in provincia di Reggio Emilia, ma parte della quale sarebbe stata ragionevolmente fatta giungere anche ai trafficanti di Padova e Treviso. Ne è prova il fatto che delle sigle impresse sugli ovuli contenenti la droga sequestrata alla coppia di spagnoli quel 26 Febbraio 2023, alcune sarebbero risultate identiche alle sigle presenti su alcuni degli ovuli in precedenza sequestrati dalla stessa Squadra Mobile di Padova in via Curiel e poi ancora, nel gennaio e febbraio successivi in occasione degli altri interventi repressivi operati a Legnaro ed in zona Stazione, sempre a Padova. La coppia spagnola è risultata aver intrapreso diversi viaggi per l’Italia ed alloggiato in diversi alberghi del centro-nord. Tra il 2022 e il 2023 ha alloggiato già molteplici volte anche presso alberghi di Padova. La scelta dell’hotel non era affatto casuale. La struttura doveva essere infatti tale da consentire al veicolo condotto dai corrieri di raggiungere il luogo di volta in volta prescelto per la custodia della droga in pochi minuti. Il valore della droga complessivamente sequestrata ammonta ad oltre un milione di euro, che venduta avrebbe fruttato più di 3 milioni e mezzo di euro.
“Il lavoro delle squadre mobili di Padova e di Treviso, insieme a quelle di Modena e Lodi hanno permesso oggi di mettere a segno, nella città del Santo, un importante colpo contro il mercato dello spaccio. La maxi-operazione, che è partita nel 2021, e che si è conclusa stamani con l’arresto di quattro persone, più la misura del divieto di dimora in Veneto per altre due, ha riguardato un consistente traffico di cocaina ed eroina diffuso in tutto il nord Italia. Parliamo di oltre 42 chili di droga sequestrati per un valore di oltre 1 milione di euro. Droga che sarebbe arrivata sulle nostre strade, sulle nostre piazze. Complimenti agli inquirenti ed alle forze dell’ordine, che con professionalità e abnegazione hanno ottenuto un risultato importante per la tutela della collettività”.
E’ il plauso del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in merito alla operazione antidroga che si è conclusa oggi con successo a Padova.