BOTTRIGHE – E’ mancato Remo Domeneghetti, figura di rilievo nel panorama del volontariato di Bottrighe e non solo. La sua vita è sempre stata come un fiume in piena, incredibilmente alternata, senza sosta, tra famiglia, lavoro e attività associazionistiche. Era nato a Bottrighe il 4 luglio 1930. Nel 1972 quale donatore di sangue, fece parte quale consigliere della sezione di Adria.
Ottenne la medaglia d’oro per alto numero di donazioni. Per moltissimi anni tenne aperto l’ufficio Avis del Gruppo di Bottrighe, nel palazzo civico di piazza Libertà, quale punto di riferimento per l’associazione e così per l’Aido. Remo si sposò a 22 anni, nel marzo del 1952, con Lina Andreotti, coetanea di tre mesi più giovane, giusto 70 anni fa, festeggiati proprio quest’anno.
Dal matrimonio con Lina, sono nati sette figli: suor Antonella, scomparsa da qualche anno, Giuliana, Dario, Daniele, Matteo, Sara ed Elia. Tra i tanti nipoti e pronipoti, da qualche mese era anche trisavolo di Dalia, figlia di Katia, a sua volta figlia di Lara Baruffa una dei figli di Giuliana, sua secondogenita . Remo era stato dipendente Biacor sino alla pensione.
Nei giorni festivi si alternava in altri lavori, da operatore di cinema a cameriere, da gestore di albergo a buttafuori e direttore di sala in vari locali. Cantare è stata un’altra delle sue passioni. Per molti anni è stato corista del coro polifonico parrocchiale e nel 1965 ha aderito al gruppo folkloristico “Bontemponi” restandoci sino al 2010.