CANARO (Rovigo) – In un incontro organizzato della consulta della cultura di Canaro con il patrocinio del Rotary club Altopolesine, venerdì 17 novembre, il teatro comunale di via Roma a Canaro ha rivissuto i momenti tragici dell’alluvione del 1951, con uno sguardo sull’attualità e sul futuro.
“Remo Saggioro e Marco Chinaglia, hanno tracciato un dipinto bellissimo del nostro Polesine, profondo dal punto di vista sia sociale che politico, arrivando fino ai giorni nostri. Dopo un’ora e mezza abbiamo scelto di fermarci ma avremmo potuto continuare a parlarne per ore…” Questo è il commento di Stefania Turazzi, nella duplice veste di Presidente della consulta della cultura di Canaro e come presidente del Rotary club Altopolesine, che ha sostenuto l’iniziativa.
Uno dei due relatori, Remo Saggioro, ha commentato: “…è stata una serata giocata sulle emozioni del ricordo condiviso con un pubblico numeroso ed attento”. Qualcuno ha portato persino i giornali dell’epoca, gli spunti storici locali offerti dal prof. Marco Chinaglia, hanno fatto il resto. “È stato un viaggio nel tempo con i racconti di chi c’era e che sono stati così realistici da dare l’impressione di “vedere” i nostri luoghi in quei drammatici giorni”.
Anche il sindaco Alberto Davì è intervenuto evidenziando come, anche a causa dell’alluvione del 1951 (danni, spopolamento, abbandono, emigrazione), il Polesine ha perso il treno dello sviluppo.
Le memorie collettive sono poi inevitabilmente sfociate nelle riflessioni sulle conseguenze di quella catastrofe e, quindi, sull’attualità. “Rivalorizzare il Polesine soprattutto con l’ausilio delle nuove tecnologie, – ha sostenuto Saggioro – può essere la strada da percorrere, soprattutto per i giovani”.
Fra gli ospiti anche il nuovo maggiore della Compagnia di Castelmassa Paolo Li Vecchi.
Venerdì prossimo, 24 novembre, sempre a Canaro sarà invece organizzato l’incontro: “Fiori recisi”, contro la violenza sulle donne. Lo spettacolo vedrà protagonista il video-poeta Stefano Caranti.
Ugo Mariano Brasioli