Aggiornamento dei dati ad una settimana dalla riunione dell’Osservatorio Permanente Utilizzi Idrici, valori di portata inferiori a quelli osservati lo scorso anno

PARMA – Nonostante nelle ultime ore l’ondata di maltempo, che ha attraversato il paese da nord a sud, sia stata caratterizzata da diffusi rovesci nell’area padana e precipitazioni nevose sull’arco alpino, lo scenario nell’area distrettuale del fiume Po non cambia le sue caratteristiche e conferma il prolungato stato di siccità nell’intero bacino. 

Se la scorsa settimana, in occasione della seduta presso l’Autorità Distrettuale del Fiume Po, l’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici aveva proiettato valori di portata, nelle stazioni monitorate, di siccità severa o estrema, a distanza di soli sette giorni dall’incontro tra istituzioni e portatori di interesse tutte le stazioni sono in condizione di siccità estrema: infatti, dopo un timido innalzamento nei giorni immediatamente successivi la riunione dell’Osservatorio di Parma, le portate del Po sono risultate ora in discesa costante e anche i Grandi Laghi regolati non hanno subito variazioni significative:; tra questi si evidenzia lo stato attuale di riempimento del Lago di Garda, la cui quota di riempimento è al 37,1% eche, a differenza degli ultimi anni, anche quelli più siccitosi, ora risulta in prossimità dei minimi storici dal 1953. Gli altri: Lago Maggiore al 43,8%; Lago di Como al 23,5%; Lago d’Iseo 34,3%; Lago d’Idro al 47,5%. 

Nel dettaglio degli aggiornamenti si può osservare come, nell’ultimo mese, tutte le sezioni principali del fiume Po registrino valori di portata inferiori a quelli osservati lo scorso anno nel medesimo periodo (cioè: metà aprile 2022), con condizioni idrologiche di “siccità estrema” e valori di portata media giornaliera che risultano inferiori ai valori di portata caratteristica di magra in particolare nelle sezioni di Piacenza (185 mc/s), Cremona (260 mc/s) e Pontelagoscuro (380 mc/s): quadro idrologico sul quale pesano le rilevazioni dei modelli previsionali che, al momento, non indicano variazioni significative per i prossimi giorni. 

Infine l’accumulo complessivo della neve sulle aree montane del Distretto nella prima parte del mese di aprile risulta essere, sulla base dei dati disponibili, in linea con i quantitativi stimati nei mesi precedenti e maggiormente consistente nel territorio valdostano. 

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