ROVIGO – L’azienda Ecopol ha richiesto al Comitato provinciale per la valutazione di impatto ambientale altri 50 giorni per produrre integrazioni al progetto relativamente a quanto richiesto dagli enti componenti il Comitato stesso.
“È stato presentato, quindi, un progetto incompleto e, probabilmente, carente” afferma l’attivista ambientale e portavoce della Rete dei comitati polesani a difesa dell’ambiente e della salute, Vanni Destro.
“Un impianto come quello proposto nell’ex inceneritore di via Amendola a Rovigo, necessita di tutte le analisi preventive del caso visto l’impatto ambientale e sanitario che può potenzialmente avere.
Sottoporlo alla Valutazione d’Impatto Ambientale dovrebbe essere prassi naturale, ma, in questo come in altri casi, in nome della presunta “semplificazione” si passa pericolosamente alla più superficiale deregolamentazione”.
“Ripristiniamo i doverosi controlli che garantiscano il rispetto della salute delle persone, e non solo per Ecopol” conclude Destro che si dichiara non disponibile a lasciare abbassare l’attenzione sulla richiesta presentata anche alla luce della manifestazione di piazza a Rovigo (LEGGI ARTICOLO) di sabato scorso.