BADIA POLESINE (Rovigo) – Il partito di Giorgia Meloni ha visto a Badia Polesine la conferma di 3 dei propri 4 candidati in lista per Giovanni Rossi (LEGGI ARTICOLO) con un ottimo risultato di preferenze per Valeria Targa, assessore uscente e secondo candidato più votato con 358 preferenze, Ivo Baccaglini, primo tra i candidati che non hanno fatto parte della giunta uscente con 181 preferenze e Mariagrazia, detta Morena, Galletto con 116 preferenze personali assegnate.
Al seggio 10 secondo le rilevazioni sia della lista di Giovanni Rossi, sia per il rappresentante di lista di Manuel Berengan, Galletto ha ottenuto 22 preferenze personali, nessuna contestazione di scheda, un risultato che entrambe le liste hanno annotato nei propri report e che il seggio, a voce, ha confermato, peccato che, nella compilazione del verbale di scrutinio le preferenze, probabilmente per un mero errore di trascrizione, siano diventate 12 invece di 22.
A nulla sono valsi i tentativi di far correggere il verbale che, stante così il numero delle preferenze, una volta trasmesso, produrrà l’elezione in consiglio comunale di Magda Mantovani (Forza Italia) con 110 preferenze invece di Morena Galletto (Fratelli d’Italia) con 116 conseguite, ma 106 registrate a verbale.
“Fratelli d’Italia non ha alcuna intenzione a rinunciare al terzo consigliere – afferma il coordinatore locale del partito Enrico Pasello – e sembra che dovremo presentare ricorso al Tar contro la candidata Magda Mantovani che, sembra da una prima verifica con la Prefettura, verrà eletta consigliere sulla base dei dati a verbale del seggio 10 di cui siamo certi siano sbagliati. Chiaramente ci dispiace per l’inconveniente, ci dispiace anche per dover presentare ricorso contro una compagna di squadra, ma siamo convinti al 100 per 100 dell’errore involontariamente commesso anche perchè il confronto con la lista avversaria per quanto riguarda le preferenze assegnate ci conferma lo stesso identico numero rilevato dal nostro rappresentante” dichiara Pasello.
La soluzione più semplice sarebbe quella della rinuncia alla nomina da consigliere da parte della candidata azzurra per far entrare in consiglio la collega Galletto, ma, si sa, sono decisioni personali.