Federico Simoni pronto a candidarsi a sindaco di Adria per la Lega

L'ex vicesindaco si dichiara pronto alla corsa da primo cittadino sostenuto dal partito di Matteo Salvini. Ancora qualche giorno per il centrodestra alla ricerca di una intesa per provare a correre uniti

ADRIA (Rovigo) – La Lega di Adria non ha voluto sentire ragioni nel cambiare idea rispetto ad un progetto nato già da tempo: non esprimere il proprio candidato sindaco per sostenere una lista “civica” che candida a primo cittadino l’ex vicesindaco di Adria ed ex coordinatore di Forza Italia locale Federico Simoni.

La lista, forse due, di Simoni, traggono origine dai soci dell’associazione Il Cantiere e, molto probabilmente, manterranno il nome anche nel contrassegno elettorale. Il cappello politico all’operazione lo mette la Lega del segretario Giorgio D’Angelo che ha sostituito il precedente Michele Capanna, impegnato a Porto Viro come assessore, con una lista di partito. In tal senso si è già espresso positivamente il direttivo locale e provinciale del partito di Matteo Salvini.

Simoni conferma la disponibilità alla candidatura al momento attuale, ma non si sente di sciogliere la riserva ancora per qualche giorno. Sul piatto del centrodestra ad Adria rimangono infatti ancora la lista Bobosindaco e la presenza, se vorranno partecipare con una lista di partito, di Forza Italia, mentre è già stata presentata da Fratelli d’Italia la corsa a primo cittadino dell’avvocato adriese Sandra Passadore (LEGGI ARTICOLO).

Il rischio per il centrodestra diviso tra 3 candidati, Passadore, Simoni e forse Barbujani, è quello di non arrivare nemmeno al ballottaggio, cosa già successa 5 anni fa, qualora il centrosinistra proponga una lista forte almeno quanto la migliore delle 3 compagini, come accadde con la candidatura a sindaco di Lamberto Cavallari sostenuto dalla propria civica, dal Pd e da una parte della Bobosindaco.

In questa tornata elettorale di maggio 2023 il Pd, vista la nuova segreteria nazionale, potrebbe pensare di fare almeno due liste, una Dem ed una che guarda più a sinistra con Cinquestelle e Leu, oltre alla eventuale riproposizione della civica di Cavallari.

Nei prossimi giorni il centrodestra dovrebbe cercare di capire se la convergenza sulla candidata voluta all’unanimità da Fratelli d’Italia sia effettivamente possibile, così come auspicato dalla indicazione nazionale di correre uniti tra FdI, Lega e Forza Italia, oppure se, ancora una volta, rischiare di perdere il secondo comune più importante della provincia di Rovigo.

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