Firmata la convenzione fra il Comune e la Casa del Sorriso sull’obbligo della residenza

La convenzione è uno dei passi del piano industriale “molto complesso”, tuttora in elaborazione, per la ripresa economico-finanziaria della Casa del sorriso di Badia Polesine (Rovigo)

BADIA POLESINE (Rovigo) – Alla presenza dell’intera giunta comunale e del CdA della Casa del sorriso è stata sottoscritta questa mattina (sabato 18 marzo), in sala consiliare, la convenzione che obbliga d’ora in poi, le persone per le quali il Comune compartecipa alla spesa della retta, a spostarsi (nei limiti del possibile) nella Casa del sorriso.

Il sindaco Giovanni Rossi ha esordito ringraziando il presidente Tommaso Zerbinati che “…nonostante qualche contrarietà, ha deciso di continuare questa avventura”, Adino Rossi (che dopo gli screzi elettorali dell’estate scorsa) si è prestato a farsi carico dell’impegno per traghettare l’Ente in acque più tranquille. Analogo ringraziamento è stato esteso al Consiglio di amministrazione dell’Ipab, alla nuova direttrice Vanessa Nicoli e all’intera maggioranza che sul tema della Casa di riposo è assolutamente coesa. 

Naturalmente, il Primo cittadino ha ribadito la sua convinzione che per uscire dal tunnel sarebbe fondamentale la riforma delle Ipab da parte della Regione del Veneto. L’attuazione della legge,permetterebbe l’inserimento a pieno titolo delle ex Ipab nella rete dei servizi territoriali e, secondo Giovanni Rossi, “…le metterebbe al riparo da speculazioni e dalla concorrenza in qualche modo sleale da parte del privato”. 

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La convenzione è uno dei passi del piano industriale “molto complesso”, tuttora in elaborazione, per la ripresa economico-finanziaria della Casa del sorriso giunta “al quasi dissesto”. In ogni caso “…è un combinato-disposto” che persegue il duplice obiettivo di risanare l’Ente coniugandolo con la battaglia sulla residenzialità iniziata dall’Amministrazione comunale da almeno tre anni (con il bonus residenzialità). “Quest’anno abbiamo deciso di spostare quei 12mila euro, più altre risorse, in questo nuovo progetto”, ha sottolineato il sindaco

L’assessore ai servizi sociali Valeria Targa, che ha predisposto “…quella che è stata una scelta politica strategica”, ha spiegato che nella convenzione è compresa anche l’erogazione dei pasti esterni. La quota alberghiera per i nuovi ingressi per le persone con impegnativa di residenzialità resterà 55 euro. L’intervento d’integrazione del Comune sarà modulato secondo i casi.

Il presidente Tommaso Zerbinati ha convenuto sui ritardi della Regione, ultima in Italia a non aver applicato la legge n. 328 del novembre 2000, dichiarando:“Noi siamo in grado di lavorare e l’abbiamo dimostrato anche nei momenti più difficili, possiamo anche aprirci al territorio con nuovi servizi ma dobbiamo essere messi in grado di farlo dal punto di vista regolamentare”.  

In ogni caso Zerbinati è convinto che la convenzione costituisce una risposta, ancorché parziale, sul difficile cammino del risanamento di una situazione drammaticamente aggravata dalla pandemia. 

“La convenzione – ha sostenuto il presidente – presenta un aspetto assolutamente innovativo e attuale, perché nel prevedere che i soldi dei badiesi siano spesi nel Centro servizi locale, introduce un concetto attualissimo. Oggi possiamo dire che, in questo ambito, l’autonomia diventa realtà. Inoltre è una convenzione che può costituire un esempio anche per altri comuni”. 

Per quanto riguarda il piano industriale “in via di definizione”, dopo l’incontro in regione col dr. Spano restano da formalizzare “alcuni distinguo” ma la bozza pare essere sulla strada giusta. Zerbinati ha smentito che ci siano problemi d’incompatibilità con la mission statutaria per l’affidamento all’Ulss 5 Polesana del nucleo Topazio (LEGGI ARTICOLO), perché “…non è una locazione, in quanto forniamo i servizi alberghieri tipici dell’Ente”.

Sui tempi di approvazione da parte del Giunta regionale, invece, non è possibile fare previsioni, anche se la speranza è che si concluda entro la primavera.

Alla fine è intervenuta anche la direttrice Vanessa Nicoli, che ha confermato l’esistenza di “uno spiraglio di luce”, con una reale prospettiva di risanamento. 

Ugo Mariano Brasioli

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