Il bando di privatizzazione può essere revocato da Azianda Zero. L'ex candidato sindaco chiede la convocazione urgente a vantaggio della municipalizzata

ROVIGO – “Si convochi un consiglio comunale urgente chiedendo la presenza del Commissario di Iras Tiziana Stella e dell’assessore regionale alla sanità ed ai servizi sociali Manuela Lanzarin” lo chiede il consigliere comunale di Rovigo Federico Frigato.

Se non lo farà la maggioranza di centrodestra che guida il Comune di Rovigo, Frigato ricorda la possibilità di richiesta da parte di un quinto dei consiglieri e quindi chiede fin d’ora ai colleghi delle opposizioni di firmare la richiesta di convocazione con lui.

“Dopo quanto ha sostenuto per tutta la campagna elettorale, il sindaco Cittadin dovrebbe essere il primo a chiedere un confronto all’interno dell’assemblea comunale nella quale siedono, tra l’altro la maggior parte dei protagonisti del dibattito degli ultimi 5 anni.

Il 27 maggio all’incontro tra candidati sindaco organizzato in Gran Guardia dalle sigle sindacali – ricorda il consigliere Frigato – diceva di essere: “dalla parte dei lavoratori, che chiedono il mantenimento pubblico dell’Iras… Iras deve restare pubblica, senza lavoratori precari. La strada è quella della relazione con Iras e la Regione. Casa Serena dovrà essere messa in sicurezza e questo costo dovrà essere superato con proposte per una nuova destinazione d’uso dei locali, recuperando risorse da bandi”.

Il giorno dopo l’elezione sosteneva: “Sul fronte Iras posso dire che sto già contattando l’assessore regionale Manuela Lanzarin per capire se via uno spazio di manovra perché l’ente resti pubblico. E parlando di Iras, naturalmente, si dovrà discutere anche del futuro di Casa Serena”.

La settimana successiva la posizione cominciava a mutare. Il 02 luglio, ad esempio: “per ora il bando non si ferma. C’è una gara aperta, si aspetta il 31 luglio per vedere se ci sarà un aggiudicatario”. “La Regione si è messa a disposizione per gestire insieme la questione Iras…. La volontà è sicuramente quella di garantire stabilità al personale e ai 261 ospiti presenti nella struttura. Rispetto a questo ho ricevuto enorme rassicurazione. Sicuramente con commissario e Regione faremo squadra per garantire ai cittadini di Rovigo il miglior servizio possibile”.

Ho atteso qualche giorno, dopo la provocazione del consigliere Gaffeo (LEGGI ARTICOLO) ed il dibattito che ne è seguito, sperando che il Sindaco prendesse in mano la situazione e, forte del consenso ottenuto e di una robusta maggioranza in consiglio, oltre alla sempre decantata continuità politica con la giunta regionale, dettasse la linea per dar seguito agli impegni che ha assunto, alle parole spese nei mesi scorsi.
Invece? silenzio tombale”.

Frigato prova a mettere in campo delle soluzioni che puntino a salvare il servizio pubblico e tutelare il personale, ed afferma di non vedere altra strada se non quella di un confronto politico ed amministrativo tra le parti coinvolte.

“L’art. 13 dell’avviso pubblicato stabilisce che: “Azienda Zero si riserva la facoltà di sospendere, modificare o annullare, in tutto o in parte, la manifestazione d’interesse per sopravvenute esigenze di interesse pubblico”. Quindi si può sospendere il bando anche subito, senza dover attendere che ci sia un aggiudicatario, rendendo tutto più difficile” afferma Frigato.

“Il centrodestra sostiene che è contrario alla privatizzazione di Iras? Bene! Perché, allora, dato che la Regione è guidata dagli stessi loro partiti, in questi 8 anni (c’è di mezzo anche l’amministrazione Bergamin) non hanno fatto approvare una legge regionale che trasformasse l’Ipab in società pubblica di servizi come avviene in Emilia Romagna o in altra società pubblica, scongiurando il processo di privatizzazione?

Per approvare una legge regionale bastano alcuni mesi. E la potevano proporre in tantissime forme.

Allora: l’attuale maggioranza è contraria alla privatizzazione o, invece, gioca con le vite delle persone sapendo perfettamente che la linea del cdx regionale è quella di privatizzare i servizi socio-assistenziali, così come quelli sanitari?” afferma Federico Frigato.

La Cgil di Rovigo ha avanzato una proposta di partenariato pubblico-privato (LEGGI ARTICOLO) “perché non stabilire che il partner privato sia una partecipata del Comune? Perché non può essere Asm Rovigo Spa visto che lo statuto lo prevede all’art. 3?” si chiede l’ex candidato sindaco.

“Potrebbe essere una soluzione per salvaguardare i contratti dei dipendenti e mantenere la gestione pubblica, sotto il controllo del Comune che potrebbe tornare a guidare con propri amministratori Iras.

Bisogna fermare il percorso di privatizzazione e pensare anche ad un futuro per Casa Serena, per non lasciarla nel degrado assoluto” conclude il consigliere di minoranza del Comune di Rovigo.

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