ADRIA – “I civici riescono a provocare il caos persino nella scelta degli scrutatori per il referendum del 12 giugno”. Così il consigliere comunale del Partito Democratico Sandro Gino Spinello al seguito della mattinata di sabato 21 maggio in sala consigliare per l’estrazione degli scrutinatori.
“Hanno deciso, infatti, che per fare lo scrutatore si doveva presentare domanda entro il 12 maggio, dichiarando la propria situazione economica . E’ stato stabilito, almeno così pare, che poteva aspirare andare ai seggi, solo uno per famiglia ed aveva titolo di preferenza chi non aveva fatto lo scrutatore in precedenza”.
Sottolineando con forza: “Un’inutile umiliazione, da cui spesse volte, si sottrae proprio che ha più bisogno. Tutti questi criteri e la verifica sulle singole richieste sono stati decisi e accertati dai Civici stessi. Non mi scandalizzo , ma ci sono state numerose sollecitazioni da parte di consiglieri della maggioranza verso ragazzi per presentare la domanda.
Qualche giorno fa ,scopro casualmente, che gira una chat dell’Amministrazione Comunale in cui si comunica che le domande per fare gli scrutatori potevano essere inoltrate fino alle ore 11 di sabato 21 maggio, in pratica pochi minuti prima dell’inizio della Commissione Elettorale”.
Concludendo: “A differenza di quello che avveniva in passato, dove la sala consiglio era affollata, oggi erano presenti una o due persone. Le richieste pervenute sono state collocate in due urne separate, studenti e non studenti. Conclusione: le domande presentate erano minori dei posti disponibili.
Questo è un ulteriore sintomo di distacco della Città, specialmente della gioventù , sempre più stanca , delle finte operazioni di democrazia e di trasparenza dell’Amministrazione Civica. Meglio sarebbe stato applicare alla lettera la legge dello stato che riconosce la “responsabilità” ad ogni componente di designare proporzionalmente i nominativi delle persone per svolgere le funzioni di scrutatore.
In alternativa, comunque, sarebbe stato preferibile il sorteggio Mi è stato detto stamattina che in Commissione Elettorale la confusione regnava sovrana”.