ADRIA – “È a dir poco sorprendente quello che ho constatato guardando la documentazione sui rimborsi della tassa rifiuti alle attività non domestiche chiuse o che hanno avuto una diminuzione di reddito durante la pandemia”. Così il consigliere comunale Sandro Gino Spinello vista la situazione delle attività del territorio dopo la pandemia.
“La coalizione civica ha sempre menato vanto di essere stata la prima a fare un bando per concedere questi contributi. Nella delibera di approvazione sono stati fissati anche i criteri di assegnazione: riduzione del 30% per chi è stato obbligato a tener chiuso, del 20% per chi aveva avuto restrizioni di attività tipo riduzione di orario e ancora riduzione del 20% per chi dimostrava un diminuzione del reddito aziendale.
Chiarendo poi: “Peccato che quel bando l’hanno visto in pochissimi, non è stato minimamente pubblicizzato. I dati lo dimostrano: hanno presentato domanda solo 45 aziende sulle circa 970 attività produttive che si avvalgono dei servizi di Ecoambiente. Data l’esiguità delle domande pervenute, invece di ripresentare il bando dandone maggiore pubblicità, i civici hanno dato indicazione agli uffici di andare avanti comunque.
Questi inconsapevoli “fortunati” hanno avuto la tassa pagata per intero, completamente rimborsata senza bisogno, quindi, di ricorrere ad alcuna limitazione in base ai criteri fissati dalla delibera. Hanno usufruito della gratuità della TARI, per il 2021, all’incirca 21 tra bar e ristoranti, 11 attività di acconciatura, 1 parrocchia, 1 palestra, 7/8 attività di abbigliamento – calzature; nessuna di queste nelle Frazioni”.
Le risorse non sono state attinte dalle casse comunali, ma sono arrivate dallo Stato, il famoso “Fondone” per coprire, proprio, le spese per la tassa rifiuti. È l’ennesima ed inappellabile riprova che la Giunta non riesce a spendere i soldi che le vengono assegnati e, anche quando ci tenta, non lo fa bene.
Concludendo infine: “Ha dato tutto a quei pochi che hanno fatto domanda, spendendo 81 mila euro, ciononostante sono avanzati circa 182 mila euro che l’Amministrazione conta di spendere per gli stessi scopi nel corrente anno. Tutti sanno che la realtà è ben diversa: in tanti non hanno presentato richiesta perché all’oscuro dell’esistenza del bando.
Lo scorso anno, tanti operatori, poi, non hanno potuto presentare istanza di rimborso in quanto uno dei criteri adottati dai Civici escludeva chi non era in regola in precedenza con il pagamento delle tasse e dei tributi. Inutili sono state le proteste e le proposte del Partito Democratico e di altre forze di minoranza, presentate a suo tempo. La Giunta, ora, alla luce delle normative statali e delle scelte fatte da altri.