Guardia Costiera: sequestro di capesante sotto misura  

Controlli lungo la filiera della pesca della Guardia Costiera di Chioggia (Venezia), sanzione amministrativa di 4000 euro per dei pescatori che avevano occultato 100 chili di capesante di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento per la conservazione

CHIOGGIA (Venezia) – Nel corso delle ordinarie attività di controllo, venerdì 2 dicembre, presso i punti di sbarco del pescato, la motovedetta CP 2095 rischierata presso la Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Chioggia ha rinvenuto un quantitativo di circa 100 chili di capesante o conchiglie di San Giacomo (pecten jacobaeus) della famiglia Pectinidae, di dimensioni inferiori alla taglia minima consentita dalla normativa comunitaria.

I 20 sacchi del mollusco bivalve in questione, erano conservati nella cella frigorifera di un peschereccio della locale marineria, separatamente dalla partita di pescato già in banchina, presso il mercato ittico di Chioggia.

La detenzione di esemplari di specie ittiche di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento per la conservazione, com’è noto, costituisce infrazione grave ai sensi del decreto legislativo n. 4/2012, per cui è stata elevata una sanzione amministrativa di 4000 euro e sono stati assegnati i previsti punti sia al Comandante dell’unità da pesca professionale che alla licenza di pesca.

Trattandosi di prodotto ittico ancora vivo e vitale, previo sequestro amministrativo, si è provveduto al rigetto in mare.

La Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Chioggia ha garantito con la propria componente operativa una costante vigilanza lungo tutte le fasi della filiera ittica, dalla pesca in mare del prodotto, allo sbarco, nonché durante le successive fasi della commercializzazione fino al consumatore finale, al fine di assicurare anche attraverso la tracciabilità e rintracciabilità del pescato, la tutela della salute pubblica, degli stock ittici, e della leale concorrenza tra gli operatori commerciali del settore.

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