ADRIA (Rovigo) – La denuncia di occasione persa per la Città di Adria, per il mancato rispetto della dimensione di 1,50 metri per la ciclabile e la collocazione del secondo attraversamento pedonale su via Mons. Pozzato ad Adria che non rispetta le direttive di Aci in materia, diventa motivo di attacco per i civici di Ibc che accusano la candidata sindaco Sandra Passadore di ignorare le esigenze della città (LEGGI ARTICOLO).
“La candidata Sindaca dimostra, ancora una volta, di non conoscere la storia recente di Adria e le esigenze dei cittadini del quartiere di Ca’ Cima, espressa in questi ultimi anni, anche in incontri pubblici – affermano dal movinto civico a sostegno della candidatura a sindaco di Omar Barbierato – Nel dettaglio, i cittadini chiedevano il rifacimento dell’asfaltatura di via Monsignor Filippo Pozzato, l’inserimento di sistemi di rallentamento del traffico veicolare e l’aumento del livello di sicurezza per pedoni e ciclisti lungo l’arteria stradale.
Per questi motivi uno degli obiettivi perseguiti dall’amministrazione civica è stato quello di raccordare i tratti di ciclabili e i marciapiedi realizzati e sempre in base alle risorse a disposizione, eseguire l’asfaltatura richiesta.
Parlare di propaganda elettorale quindi, è inopportuno e fuori luogo, perché l’asfaltatura eseguita in diversi momenti negli ultimi anni, dall’Ostello Amolara fino al cavalcaferrovia, tenendo conto delle ristrettezze imposte dall’emergenza sanitaria per due anni, è stata una risposta concreta alle richieste della cittadinanza. A questo si aggiunge il miglioramento dell’illuminazione pubblica, con la sostituzione dei corpi illuminanti con lampade a led, che ha permesso un consumo intelligente e quindi un risparmio sui consumi energetici e l’apprezzamento da parte degli adriesi.
Nei prossimi giorni verranno installati in via Monsignor Filippo Pozzato dei nuovi sensori che, una volta collegati all’impianto semaforico a chiamata, consentiranno il rallentamento del traffico veicolare in prossimità dell’attraversamento pedonale” conclude il gruppo di Impegno per il bene comune di Adria.