LENDINARA (Rovigo) – “Dovremmo essere alle battute conclusive”, sostiene l’assessore ai Lavori pubblici Gino Zatta, che parla di un accordo bonario ormai alla firma fra i legali dell’Amministrazione e quelli delle due ditte incaricate per l’esecuzione dei lavori della nuova tribuna del campo da calcio di via Perolari.
La Giunta comunale ha infatti approvato lo schema di accordo transattivo steso dai due avvocati che rappresentano l’ente, accordo che ora dovrà essere firmato dalla controparte. Una volta concluso l’accordo, altre aziende procederanno all’esecuzione delle opere residue. Questa volta, l’assessore esprime cauto ottimismo e dice: “Dopo aver ottenuto il collaudo per tribuna e pensilina mancano pochi dettagli come la verniciatura dei gradoni, l’impianto elettrico e la recinzione”.
Sulla sofferta vicenda relativa ai lavori della tribuna in grado di accogliere 210 tifosi, si sono versati fiumi d’inchiostro. Sono infatti quasi quattro anni che i lavori procedono a singhiozzo. Già nel gennaio del 2020, dopo i primi tre mesi, i lavori si erano fermati, una prima volta per difficoltà dell’impresa incaricata (la ditta Pro Edil srl di Milano) ed erano rimasti in stallo per nove mesi. Dopo la risoluzione del contratto in danno all’appaltatore, fu incaricato il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Atheste Costruzioni srl e Marchetto Srl di Este, al quale erano stati assegnati i lavori il 7 maggio. Ci fu un secondo stop, più breve, nell’estate del 2021 e in quel periodo è stato trovato un accordo tra Comune e le imprese col varo di una perizia suppletiva che apportò alcune modifiche al progetto iniziale con un aumento dei costi per 55mila euro. Nel febbraio 2022 i lavori si sono nuovamente fermati, con l’apertura di una controversia fra le parti. A dicembre, come imposto dalla normativa, il Comune ha ricalcolato i prezzi e riconosciuto alle imprese circa 48mila euro in più del pattuito iniziale. La successiva ripresa dei lavori fu sospesa nuovamente nella primavera di quest’ anno. Ora si spera di risolvere la contesa bonariamente.
“Avremmo potuto procedere alla risoluzione in danno del contratto, – aggiunge Zatta – ma i tempi si sarebbero ulteriormente prolungati, l’accordo bonario che consenta di ottenere la liberazione del cantiere e di procedere in altro modo per ultimare le opere appare dunque la soluzione migliore”. Il confronto sul danno subito dal Comune e le riserve avanzate dalle imprese, è invece rimandato ad altra sede.
Nel frattempo l’Ufficio tecnico ha acquisito i preventivi, ma per ultimare le opere si dovrà attendere l’intesa e la liberazione del cantiere. È previsto che i lavori riprendano a settembre e per concludersi a metà ottobre.
Ugo Mariano Brasioli