Il cordoglio dell’Opi di Rovigo per la scomparsa di Fabio Bellan

Il giovane infermiere di Porto Viro (Rovigo) era iscritto all’Ordine provinciale dal 2018. I responsabili OPI: “Alla famiglia, alla fidanzata e ai colleghi il nostro abbraccio di cordoglio”

ROVIGO – Una tragedia che ha scosso tutto il Polesine, il mondo sanitario e la professione infermieristica. La scomparsa, improvvisa e provocata dalla casualità più estrema, del giovane infermiere Fabio Bellan (classe 1995 LEGGI ARTICOLO) ha lasciato senza parole anche l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Rovigo, al quale era iscritto dal 2018.

“Non ci sono parole – spiegano i responsabili dell’OPI di Rovigo – per descrivere quanto accaduto. A volte il destino sa essere veramente assurdo e allo stesso tempo atroce. La notizia della morte di Fabio ha colpito tutta la comunità professionale. Alcuni di noi hanno avuto il piacere di conoscere Fabio, sia durante il periodo di formazione universitaria sia poi da collega. In tutti alberga un bel ricordo di un giovane e competente professionista e di una cara persona. Due qualità che non possono prescindere uno dall’altro. A tutta la famiglia, alla fidanzata, a tutti i suoi cari, a tutte le persone a lui vicine e a tutti i colleghi della sua Unità Operativa va il nostro abbraccio di cordoglio e vicinanza”.

Un drammatico incidente, una tragica fatalità. Bellan stava curando il giardino di quella che sarebbe diventata la sua nuova dimora a Valliera, nel comune di Adria. Doveva andare a viverci con la fidanzata, un incidente con il trattorino, contro un ramo di un albero, è stato fatale.

Aggiornamento della Procura della Repubblica di Rovigo delle 15 e 24 di venerdì 26 maggio.

La Procura della Repubblica di Rovigo ha autorizzato l’espianto dei tessuti ai fini di donazione e il nulla osta alla sepoltura della salma non essendo necessario procedere ad autopsia apparendo chiara la dinamica dell’incidente nel corso del quale il 27enne ha perso la vita e non emergendo, secondo anche gli approfondimenti delegati ai Carabinieri di Adria, responsabilità di terzi”.

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