BADIA POLESINE (Rovigo) – Con “La luce di Cristo sulla città degli uomini”, domenica 8 maggio, è terminatala quattro giorni che ha portato per la prima volta a Badia il Festival biblico, in cui il filo conduttore è il libro dell’Apocalisse.
Il lungo fine settimana badiese, vissuto fra suggestioni e interpretazioni, è iniziato giovedì 5 maggio alla Casa della Cultura e della Legalità, con Alessandra Buccolieri (filosofa, teologa) affrontando il tema “Semi di cielo e di terra tra le chiese dell’apocalisse” (incontro moderato da Remo Agnoletto).
L’appuntamento badiese è proseguito il giorno dopo al Teatro Sociale “Eugenio Balzan”, con “Visioni Apocalittiche”, mostra di riproduzioni di opere d’arte a cura di CTG “La Mongolfiera” e della Parrocchia.
Sabato 7 maggio invece, in Chiesa Arcipretale di S. Giovanni Battista, c’è stato il concerto II “Audivi vocem de caelo” con Associazione “Polifonico Città di Rovigo” e Coro “Venezze Consort”.
Infine domenica, in sala Soffiantini, c’è stato l’incontro moderato da don Alex Miglioli in cui Silvia Veronese (laureata in esegesi biblica) e don Torfino Pasqualin (noto biblista) hanno affrontato la lettura dell’Apocalisse di San Giovanni, il libro più difficile del nuovo testamento.
Al folto pubblico proveniente anche da fuori paese sono stati offerti, come ha spiegato Silvia, “…gli strumenti per affrontare la lettura dell’Apocalisse di San Giovanni delineando il quadro d’insieme di questo difficile libro, che non è un libro per profeti di sventura, cercando di sgombrare il campo da frettolose interpretazioni e arbitrarie conclusioni, affinché le persone possano affrontarlo serenamente, senza farsi spaventare da tutto un immaginario simbolico e numerico”. L’intento dell’Apocalisse in definitiva è di svelare l’esistenza di una realtà più profonda per vivere il presente scommettendo sul futuro, immaginando un mondo diverso.
In un momento considerato di crisi spirituale, quel che più sorprende è l’appeal dell’argomento capace di richiamare più gente di quanto si possa di primo acchito pensare.
Ugo Mariano Brasioli