ROVIGO – “Pentagrammi a merenda” è il nuovo progetto artistico realizzato nella e per la scuola media Bonifacio di Rovigo e presentato durante il saggio di musica di fine anno. Il progetto è stato uno dei vincitori del bando “Aperto scuola” della Fondazione Banca del Monte.
Come ha sottolineato la dirigente dell’istituto, Maria Rita Pasqualin: “La scuola è comunità e con questi progetti diamo la possibilità ai nostri alunni di fruire della scuola anche in orario pomeridiano”.
La dirigente ha ringraziato i sostenitori, che hanno reso possibile questa progettualità: la fondazione Banca del Monte di Rovigo, nella persona del presidente Giorgio Lazzarini, la curatrice del progetto Melania Ruggini e l’artista Giulia Alessio che ha condotto i laboratori e dato vita ai murales.
Il presidente della Fondazione Banca del Monte, Giorgio Lazzarini, si è complimentato per i risultati raggiunti, affermando che “Pentagrammi a merenda” si è contraddistinto per l’originalità e l’unione delle diverse forme artistiche come la musica, la pittura, la street art e il disegno.
Da febbraio ad aprile, l’esperienza didattico-creativa è stata condotta da Giulegiu, artista, Melania Ruggini, esperta di street art e da una quarantina di alunni delle varie classi medie.
In 25 ore complessive sono stati realizzati 2 murales, insieme agli alunni: “I musicanti di Brema” in aula di musica e “Leggere per crescere” nell’auditorio.
La favola dei musicanti di Brema ritrae un cane, un gatto, un gallo e un asino nell’atto di suonare i quattro strumenti dell’indirizzo musicale della scuola stessa.
L’opera dedicata alla lettura dell’auditorio ritrae un grande albero fiorito dal quale crescono alcuni libri per ragazzi come “il piccolo principe”, “Alice nel paese delle meraviglie”, “Moby Dick”. Sui rami si dondolano alcuni ragazzi che giocano e passano ore liete.
Oltre all’arte urbana, 10 ore sono state dedicate alla musica classica mediante l’approfondimento di cinque autori della tradizione musicale classica europea: Bach, Mozart, Beethoven, Rossini e Mendelssohn con le relative peculiarità, da cui sono scaturite le tavole illustrate dai ragazzi, in un esercizio di sinestesia simile al film “Fantasia” del grande Walt Disney.