La seconda edizione di “Libera le Note” è andata bene 

Presso la Casa della Cultura e della Legalità di Salvaterra si è ricordato Paolo Ambroso professore, amico e padre, e musicista tragicamente scomparso 

BADIA POLESINE (Rovigo) – Sabato 1° Luglio, presso la Casa della Cultura e della Legalità di Salvaterra, in via dei Partigiani 262, si è svolta la seconda edizione della kermesse musicale di “Libera le Note”, per ricordare Paolo Ambroso professore, amico e padre; un musicista tragicamente scomparso nel 2020 a soli 41 anni, lasciando la moglie e tre figlie piccole.

La manifestazione, promossa dall’Ats Salvaterra, ha visto impegnati diversi gruppi musicali per un pomeriggio-sera sospeso fra rock e blues, canzoni d’autore, birra, panini, ristoro e condivisione all’insegna di pace, giustizia e solidarietà.

Dalle 15 e fino alle 23, si sono alternati sul palco i Blacksmiths, Hypocrysia, Latex Nuns, Zyklus, Grafite, Delta Gospel Voices, Brutofuzz, Gaiba, Mud Pie Blues Band, Marmaja e, infine, La Cattiva Strada. Molte le cover, ma anche le canzoni autoprodotte.

In Polesine, secondo gli organizzatori, ci sono molti talenti e “Libera le Note” in definitiva ha voluto e vuole fornire ai musicisti un punto di ritrovo dove esprimersi liberamente. 

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L’iniziativa è stata anche occasione di incontro per approfondire tematiche di pace, giustizia e solidarietà con le riflessioni proposte da Emergency, Libera, Arci Gay Politropia Rovigo, Cdp Onlus ed altri.

In questo modo il bene confiscato alla mafia, intitolato all’Appuntato Silvano Franzolin, si riconferma negli anni un luogo aperto e libero, usufruibile da parte di tutti. 

Fra i protagonisti assoluti della serata, gli inossidabili Marmaja, che quest’anno festeggiano i loro primi trent’anni insieme “…senza lancio di coltelli nella schiena”, come ha chiosato Maurizio. La Folk Band Polesana ha regalato ai presenti alcune Hit e qualche novità.

Dopo l’intervento di Remo Agnoletto, che ha ricordato un altro grande bluesman nostrano prematuramente scomparso Roberto “Beto” Mantovani, la kermesse ha trovato il suo epilogo con l’esibizione de “La Cattiva strada” (la band tributo a Fabrizio De André).

Buona la partecipazione di pubblico, molti i giovani.

Ugo Mariano Brasioli

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