Il portavoce della Rete dei Comitati polesani a difesa della salute e dell'ambiente ricorda alla prima cittadina di Trecenta di richiedere l'intervento di Ulss 5 e dell'Autorità di bacino del Po contro la richiesta di realizzare un impianto di trattamento rifiuti

TRECENTA (Rovigo) – Ne aveva già dato notizia l’ex assessore provinciale Guglielmo Brusco (LEGGI ARTICOLO), oggi sulla richiesta di realizzare un ulteriore impianto per il trattamento dei rifiuti in Polesine, interviene Vanni Destro, attivista ambientalista per Italia Nostra e portavoce della Rete dei comitati a difesa di ambiente e salute pubblica.

“L’ennesimo enorme impianto per produrre biometano viene calato nella nostra provincia a Trecenta

Ci vuole una moratoria non solo regionale su tali impianti inutili e nocivi, ma i cui grassi incenti Pnrr fanno gola a banche, fondi finanziari e assicurativi che spesso portano quei soldi nei paradisi fiscali mentre gli italiani dovranno iniziare a restituirli dal 2028″ commenta Destro.

“Alla signora aindaca Anna Gotti diciamo che l’Ulss 5 Polesana per la valutazione di impatto sanitario, oltretutto vicino c’è pure un ospedale pubblico, e l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po per valutare il rischio alluvionale dell’area, dev’essere il Comune a richiederle in sede autorizzativa.

Il sindaco è, oltretutto, la prima autorità sanitaria del territorio.

Non opponga la scusa del “tanto me lo faranno al confine del Comune”, se lei si opporrà sarà uno in più a difendere il territorio e i suoi cittadini, e ci aiuterà a respingere questo vergognoso assalto” conclude il portavoce Vanni Destro.

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