Tra tempesta Vaia e lavori di sicurezza arginale dell'Adige, incontro con l’assessore regionale all'ambiente, al clima, protezione civile e dissesto idreogeologico

SAN MARTINO DI VENEZZE (Rovigo) – Un appuntamento per parlare di tempesta Vaia, tra emergenze e coordinamento, passando per le migliaia di chilometri di argini della regione Veneto, fino ad arrivare ai lavori arginali lungo l’Adige a San Martino. 

Mercoledì pomeriggio al Forum di piazzale Pertini, l’assessore regionale all’ambiente, al clima, protezione civile e dissesto idreogeologico Gianpaolo Bottacin è stato ospite del paese rivierasco. 

L’assessore, accolto e presentato dalla sindaca Elisa Sette, ha presentato il suo libro “I giorni di Vaia. Diario dal campo”, ripercorrendo i giorni successivi alla disastrosa tempesta verificatasi a fine ottobre 2018 che ha colpito le zone montane del Cadore, Feltrino, Agordino, Comelico, Carnia, val di Fassa e val di Fiemme. 

Una testimonianza di come è stata gestita e coordinata quell’emergenza in quei giorni critici per le comunità montane venete, trentine e friulane. 

Ma anche l’occasione per fare il punto della situazione e testare il polso della Regione Veneto in termini di sicurezza idraulica, sismica e non solo. 

L’assessore Bottacin, inoltre, ha illustrato anche l’opera di sicurezza idraulica in corso di realizzazione sul tratto arginale del comune sanmartinese, sostenuta dalla Regione del Veneto e in via di ultimazione. 

Si tratta della costruzione di un diaframma in calcestruzzo, ovvero una barriera interrata lunga circa 600 metri, dalla prima rampa di accesso alla sommità arginale, fino ad arrivare quasi al ponte con Anguillara, della profondità di una ventina di metri circa, per consolidare l’argine stesso da franature ed evitare la formazione di fontanazzi, del costo di 2 milioni e 650mila euro; lavori iniziati a fine gennaio di quest’anno e che dovrebbero concludersi nel mese di ottobre. 

Un’opera, il diaframma in questo tratto, che mancava e che ha colmato un buco, poiché altre opere di questo tipo erano state costruite negli anni passati in altri due punti dell’argine. Questo tratto è andato a colmare e consolidare la parte di diaframma mancante, per mettere in sicurezza il centro abitato di San Martino. 

Un incontro che ha permesso ai presenti di capire come la salvaguardia ambientale attraverso opere di questo genere, sia di fondamentale importanza per tutelare e mettere in sicurezza la popolazione e il centro abitato. 

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