Madre e figlio accusati di sequestro di persona e maltrattamenti, assolti

La verità stava nel fatto che il marito voleva divorziare, la donna si era inventata tutto, il Tribunale di Ferrara ha dato ragione alla difesa

FERRARA – Si è concluso venerdì 14 aprile avanti al Tribunale monocratico di Ferrara, con l’assoluzione il processo penale che vedeva imputati madre e figlio per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia in danno della rispettiva nuora e moglie. I fatti erano risalenti al 2019.

La nuora aveva accusato il marito e la suocera di aver coartato la sua libertà personale, controllandone e limitandone i movimenti, addirittura trattenendola contro la sua volontà e impedendole di uscire di casa.

Al marito anche l’accusa di averla maltrattata sia fisicamente che psicologicamente tanto da cagionarle penose condizioni di vita arrivando in talune occasioni pure a percuoterla.

Per queste condotte il Pm aveva chiesto 3 anni di reclusione.

Di diverso avviso la difesa degli imputati avvocato Fulvia Fois del foro di Rovigo che, a fronte di una lunga e complessa istruttoria aveva chiesto l’assoluzione degli stessi.

Infatti, in sede dibattimentale la persona offesa si era dimostrata poco credibile, contraddittoria e lacunosa mentre i testi a difesa assunti avevano dimostrato una situazione familiare e abitativa tutt’altro che costretta e/o maltrattante. 

La verità stava nel fatto che il marito voleva divorziare da lei e quest’ultima non accettava la fine del suo matrimonio.

“Mi ritengo molto soddisfatta – commenta l’avvocato Fois – al pari dei miei clienti, del risultato raggiunto poiché coerente con i fatti realmente occorsi e con il dovere di giustizia che lo Stato Italiano deve riconoscere tanto alle Donne quanto agli Uomini.” “Non per forza ad una donna che denuncia episodi di maltrattamento corrisponde in effettività un uomo che ha posto realmente in essere dette condotte.”

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