Sembra essere una tendenza in costante e continua ascesa quella dell’utilizzo dei pagamenti elettronici, sia in Italia che in Europa. Come rivela il prezioso report dell’Osservatorio Innovative Payments, in Italia i pagamenti digitali hanno toccato quota 206 miliardi di euro nel solo primo semestre del 2023, e ciò include una crescita parallela sia dei sistemi contactless che dei wearable come gli smartwatch. A questo processo concorrono differenti elementi: non soltanto comodità e sicurezza, ma anche un cambio nelle abitudini lavorative, e nell’approccio culturale.
I dati sono chiari: il contante pareggiato dai pagamenti digitali
Nonostante la celebre “fobia” da parte del popolo italiano nei confronti delle nuove tecnologie, al 2023 l’ammontare dei pagamenti in contanti è stato raggiunto da quelli effettuati con sistemi alternativi, ed è questa già una notizia, come sottolinea anche l’approfondimento relativo agli ewallet del Consorzio Netcomm. Tali strumenti stanno sostituendo il denaro contante, soggetto a limitazioni e restrizioni maggiori rispetto alle transazioni digitali. Il +25% fatto registrare dai movimenti di denaro contactless rispetto al 2022 non è soltanto un “dato”, ma anche un punto di arrivo: mai finora in Italia si erano registrati tali numeri. Sembrerebbe che anche i cittadini italiani abbiano compreso e accettato le comodità dei pagamenti digitali: che sono facilmente tracciabili, e quindi controllabili sia dalle istituzioni preposte sia dall’utilizzatore che ha contezza immediata di spese ed entrate.
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Metodi di pagamento più comodi e sicuri per giocare e scommettere online
Come per ogni piccola o grande rivoluzione, i risultati non sono immediati, e le origini non sono di un’unica matrice. Anche per ciò che concerne il passaggio dal denaro contante a quello contactless, il processo è lungo e complesso, e ha ovviamente messo a confronto diverse generazioni, ciascuna con il proprio modo di vivere, di investire denaro e di divertirsi. L’aumento dei giochi online e degli intrattenimenti a pagamento è sicuramente uno dei volani per la crescita delle spese digitali in Italia negli ultimi cinque anni. È fuori discussione che sia nettamente più semplice utilizzare metodi di pagamento digitali per scommesse e il gioco d’azzardo online, e avere inoltre una piena consapevolezza del budget “investito”, delle perdite e delle vincite. Alle motivazioni menzionate si aggiungono in maniera decisa anche le decine e decine di bonus e promozioni offerte dalle piattaforme di gioco e scommesse, che premiano gli utenti neo registrati che effettuino una prima ricarica, rigorosamente online. Per rendersi conto dell’influenza di questo settore sull’aumento delle transazioni contactless, sono necessari due semplici dati: nel solo mese di gennaio 2023 è stata registrata una spesa di 204,7 milioni nel gioco online secondo le dichiarazioni di ADM, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli; il gioco online ha rappresentato l’1% del PIL del 2022.
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L’aumento dei liberi professionisti e di smart worker: altro fattore che favorisce l’utilizzo di e-wallet
Se da un lato il gioco, i videogame e gli intrattenimenti a pagamento online rappresentano una spinta costante verso l’uso dei sistemi di pagamento elettronici, si può dire lo stesso per il mondo del lavoro, che, in particolare dal 2019, ha vissuto dei cambiamenti radicali. Un interessante articolo sull’argomento pubblicato da Osservatori Digital Innovation afferma che i lavoratori in smart working italiani siano intorno ai 3,6 milioni. Nonostante questo numero sia in discesa rispetto al biennio precedente, in termini di percentuale questi professionisti rappresentano comunque quasi la metà dei lavoratori italiani. Lo smart working, spesso consigliato anche dalle amministrazioni pubbliche, ha diverse conseguenze, per lo più positive, fra queste c’è un comprovato risparmio sui trasporti da parte degli smart worker, che sono dunque molto più disposti a fare acquisti online. Il mondo del lavoro è cambiato anche con la nascita di nuove figure: una volta aperta la partita IVA, e con l’uso di un “semplice” personal computer, un numero sempre maggiore di programmatori, copywriter, traduttori, grafici, interpreti, assistenti alla clientela, riescono a essere dei lavoratori autonomi confrontandosi non soltanto con il mercato italiano. Questa è una ulteriore dinamica che spinge forte sull’acceleratore dei sistemi di pagamento elettronici, i quali spesso aiutano anche nella conversione di trasferimenti di denaro in diverse valute, cosa che risolve non pochi problemi anche per i commercialisti che seguono freelance che lavorano con mercati esteri.
Il 50% degli italiani paga con carta, il 13% tramite smart payment
Entrando maggiormente nel dettaglio del panorama dei sistemi di pagamento in Italia, fornisce un importante contributo il rapporto Cashless Report 2023 redatto da Ayden e Ipsos, che rivela informazioni importanti per prevedere anche dinamiche future. Fra tutti gli interessanti dati proposti nel report, uno in particolare sembra avere una rilevanza maggiore per interpretare le abitudini nei pagamenti degli italiani: nel biennio 2022-2023 il 94% degli italiani ha utilizzato una carta di pagamento almeno una volta. A questo si aggiunge un altro elemento tangibile della predisposizione al pagamento contactless nel nostro paese: nel 2022 il 45% degli italiani ha utilizzato una app di pagamento, dato che fa registrare un +32 punti di percentuale rispetto al 2021. Crescono intanto di apprezzamento anche i sistemi di pagamento tramite impronta digitale, che probabilmente da inizio 2024 rappresenteranno il 16% del volume di spesa totale. PayPal resta il metodo di pagamento più diffuso per gli acquisti online, seguito a ruota da Apple Pay, mentre grande successo riscuote in Italia il servizio P2P di Poste Italiane per inviare denaro ai contatti della rubrica.