Paesaggio, a Rosolina settimana di workshop con universitari di mezza Europa  

Ha preso il lunedì 30 maggio un learn lab che rientra nell’ambito del progetto “Erasmus + Savingscapes”, percorso di cooperazione internazionale finanziato dall’Unione Europea.

ROSOLINA (Rovigo) – Il Delta del Po capitale del paesaggio per una settimana. Ha preso il lunedì 30 maggio un learn lab che rientra nell’ambito del progetto “Erasmus + Savingscapes”, percorso di cooperazione internazionale finanziato dall’Unione Europea. Cuore di questa settimana di full immersion, che si concluderà venerdì 3 giugno prossimo, è il Centro Congressi di Rosolina Mare, dove si son dati appuntamento una trentina di studenti di alcune prestigiose università europee: Iuav di Venezia, University of East Finland, University of Wageningen (Olanda) e University of Girona (Spagna). 

“Questo è il posto ideale per testare l’attività del progetto – così il presidente del Parco, Moreno Gasparini -: zona umida e riserva Mab Unesco per la biodiversità, ma anche macroarea con 9 Comuni che hanno adottato quella Carta del turismo europeo che ha detta le coordinate di un modo diverso di fare visitazione, in modo sostenibile”. “Rosolina è la porta del Delta – ha fatto eco il sindaco Michele Grossato -, fa parte del G-20 spiagge e accoglie un milione di turisti l’anno, ma al tempo stesso è anche terra fragile e patrimonio che abbiamo il dovere di preservare”.

Nella prima parte di mattinata, dopo un breve focus dedicato a Parco e OGD “Po e suo Delta”, il professor Filippo Magni, docente Iuav, ha introdotto i temi del workshop che, oltre alle classiche lezioni frontali, vedrà gli studenti confrontarsi e dividersi in gruppi di lavoro su pesca, agricoltura e turismo, le tre principali attività della zona: ciascuno di essi, al termine del learning lab, presenterà un power point finale, un masterplan e una brochure in cui saranno evidenziate le varie proposte che poi verranno rese alla comunità e agli amministratori.

Il progetto, infatti, al mondo delle università e della ricerca, affianca una serie di attori locali nel tentativo di aumentare la consapevolezza sul paesaggio agendo sulla governance collaborativa e sviluppando partenariati tra istituzioni di alta formazione, enti e organizzazioni fino a ONG e semplici cittadini: oltre al Parco, gli altri stakeholder coinvolti sono il Regional Council of North Carelia e la cooperativa Snowchange (Finlandia), la Provincia di Gelgeland (Olanda), la Provincia di Girona e l’Osservatorio del paesaggio della Catalogna (Spagna).

Relatori di giornata, Paolo Turin, presidente e direttore tecnico di Bioprogramm che si è soffermato sulla Carta ittica regionale, Marco Uccellatori, titolare della società agricola Uccellatori “Trepo” che ha portato la testimonianza di giovane imprenditore del settore primario, e Nicola Mantovani, che ha posto invece l’accento sulla tipologia di turismo “familiare” di Rosolina, tradizionalmente vocato alla cosiddetta “natural esperience”.

La settimana bassopolesana sarà l’occasione infine per affrontare argomenti di strettissima attualità quali i cambiamenti climatici, l’erosione costiera o il cuneo salino ma anche per fare marketing territoriale e promuovere l’immagine di Rosolina, con le sue spiagge e la sua splendida pineta, a decine di studenti europei. “Il workshop – commenta Francsco Musco, professore ordinario di Pianificazione Urbanistica e direttore della ricerca presso l’Università Iuav di Venezia – rappresenta una sperimentazione avanzata tra didattica e ricerca con il sostegno della Commissione Europea, in cui sono state individuate tre aree studio, due nel Mediterraneo e una nel nord Europa, per sviluppare tecniche congiunte di gestione del paesaggi costieri in uno scenario globale di cambiamento climatico”.

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