Pallini sparati in classe all’Itis Viola Marchesini di Rovigo contro l’insegnante: ragazzi promossi

Una vicenda che era balzata agli onori delle cronache nazionali, era arrivato anche alla VII Commissione del Senato interessando anche il ministro Giuseppe Valditara.

ROVIGO – Il caso di Rovigo (LEGGI ARTICOLO) è arrivato alla VII Commissione del Senato interessando anche il ministro Giuseppe Valditara.

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Due colpi, non uno, sparati in classe alla docente di Scienze della Terra e Biologia, con una pistola ad aria compressa. Il tutto ripreso da un telefonino di uno degli alunni, e poi dato in pasto ai social.

Vittima la docente dell’Itis di Rovigo, Maria Cristina Finatti, assistita dagli avvocati Tosca Sambinello e Nicola Rubiero del Foro di Rovigo. L’insegnante umiliata e derisa, ha anche presentato un esposto al Tribunale dei minori per lesioni, oltraggio, diffamazione e atti persecutori (LEGGI ARTICOLO)Ma c‘è anche un procedimento partito d’ufficio per interruzione di pubblico servizio, indagati tre ragazzi, chi ha sparato, il proprietario della pistola, e chi ha filmato. 

L’obiettivo dei ragazzi era di spopolare sui social, ci sono perfettamente riusciti squarciando il mondo mediatico di tutta Italia, coinvolgendo due ministri del Governo, ed aprendo un dibattito acceso sulla scuola. La preside Isabella Sgarbi aveva predisposto anche un incontro con uno psicologo per la classe, ma la vicenda è sfuggita di mano arrivando fino alla trasmissione de Le Iene di Italia 1, oltre a tutti i programmi di cronaca su scala nazionale.

Un fatto grave, che per fortuna non ha prodotto conseguenze fisiche gravi all’insegnante, ma devastanti sotto il profilo psicologico. Un trauma che ha coinvolto anche le famiglie, il clamore mediatico non ha agevolato il percorso di recupero e insegnamento, che è il principio cardine della scuola. Scuola che nell’immediatezza dei fatti si è esposta, poi ha cercato di ricomporre una situazione complicata. 

Il Viola Marchesini aveva sospeso i ragazzi, una punizione scontata in presenza all’interno dell’istituto. I fatti risalgono ad ottobre 2022, tutti i ragazzi che materialmente hanno compiuto il gesto, chi ha collaborato prima, durante, e dopo il fattaccio, hanno terminato l’anno scolastico. Sono stati promossi.

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