La cerimonia di consegna del Certificato di conformità alla UNI PdR 125:2022 si è svolta mercoledì 17 gennaio a Longare (VI), presso la sede direzionale di dell’istituto di Credito Cooperativo.

LONGARE (Vicenza) – Banca del Veneto Centrale ha ottenuto la certificazione per la parità di genere. La cerimonia di consegna del Certificato di conformità alla UNI PdR 125:2022 si è svolta mercoledì 17 gennaio a Longare (VI), presso la sede direzionale di dell’istituto di Credito Cooperativo.

Presenti all’evento Gaetano Marangoni e Claudio Bertollo, rispettivamente presidente e direttore generale di Banca del Veneto Centrale; il dott. Marco Omodei Salè, responsabile Innovazione di Csqa, l’organismo di certificazione a controllo pubblico che ha rilasciato il certificato; Federica Mattarello di Irecoop e Martina Corbonese in rappresentanza della Federazione del Nord Est – Credito Cooperativo Italiano, che hanno fornito assistenza e consulenza tecnica.

Il Sistema di certificazione della parità di genere rientra nella Missione 5 “Inclusione e Coesione”, introdotto dal Pnrr e disciplinato dalla legge n. 162 del 2021 (legge Gribaudo) e dalla legge n. 234 del 2021 (legge Bilancio 2022) e ha tra i suoi  obiettivi quello di assicurare una maggiore qualità del lavoro femminile, promuovendo la trasparenza sui processi lavorativi nelle imprese, riducendo il “gender pay gap” (“divario retributivo di genere” che indica la differenza tra il salario annuale medio percepito dalle donne e quello percepito dagli uomini), aumentando le opportunità di crescita in azienda e tutelando la maternità.

La certificazione può essere rilasciata solo da organismi appositamente accreditati, come ad esempio l’organismo Csqa che ha svolto verifiche e valutazioni su specifiche tematiche quali la governance, i processi che riguardano le risorse umane, le opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda, l’equità remunerativa per genere, la tutela della genitorialità e l’armonizzazione vita-lavoro; argomenti che impatteranno sempre più le aziende italiane di qualsiasi dimensione e categoria economica, al fine di recuperare l’attuale gap che vede l’Italia al 14^ posto in Europa in tema di parità di genere.

Il conseguimento della certificazione è una conferma per la banca della forte attenzione alle tematiche di diversità, equità e inclusione. Tale risultato è frutto di un lavoro che, per volere del Consiglio di Amministrazione, ha coinvolto trasversalmente diverse strutture organizzative e ha preso il via dopo che l’istituto di credito, da sempre sensibile alla questione della parità, a fine 2023 ha scelto di sottoporsi volontariamente a una valutazione per l’identificazione, qualitativa e quantitativa, di distorsioni e diseguaglianze di genere.  

L’ottenimento della Certificazione è un traguardo importante che rappresenta un impegno preciso che vogliamo rinnovare negli anni e che si inserisce all’interno di un percorso strategico della Banca – ha sottolineato il direttore generale, Claudio BertolloAbbiamo previsto interventi a favore dei dipendenti come: flessibilità oraria, estensione del part-time oltre i limiti previsti dalla contrattazione collettiva, possibilità di lavorare in smart-working per problemi di salute personali o di familiari conviventi, investimento in formazione con specifico riferimento al tema delle differenze di genere e con l’attivazione di una procedura di segnalazione (anche in forma anonima) delle molestie sul lavoro. La banca, inoltre, accompagna e sostiene molteplici iniziative a carattere sociale e culturale finalizzate alla lotta alle differenze di genere e alla violenza contro le donne”.

Questa Certificazione – ha commentato il presidente Gaetano Marangonirappresenta un risultato importante nel contesto delle strategie Esg della nostra banca, in linea con l’obiettivo di crescita e di valorizzazione dei nostri collaboratori. L’attestazione che ci viene rilasciata conferma la bontà del percorso di promozione culturale a favore dell’equità, dell’inclusione e del rispetto del prossimo, valori che da sempre perseguiamo come realtà del credito cooperativo e che rappresentano anche il 5° obiettivo dell’Agenda 2030. La soddisfazione assume ancora maggior valore in quanto siamo fra le prime banche a livello nazionale a conseguire la Certificazione”.

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