E' polemica tra gli organizzatori delle celebrazioni antifasciste nel Comune di Pontecchio Polesine e l'accordata manifestazione del movimento di estrema destra contro l'accoglienza in paese di alcuni immigrati bengalesi

Nella serata di mercoledì 24 luglio, successivamente alla pubblicazione dell’articolo che segue, la Questura di Rovigo ha condiviso con la Prefettura e le Forze di polizia la prescrizione adottata nei confronti del movimento di Forza Nuova suggerendo lo spostamento della data della loro manifestazione di protesta contro l’accoglienza in paese di un gruppo di 8 richiedenti asilo di origine bengalese. La decisione è stata presa dopo una valutazione di ordine pubblico per consentire ad entrambi gli organizzatori degli eventi di poterli celebrare in sicurezza. senza possibilità di sovrapposizioni o polemiche.

PONTECCHIO POLESINE (Rovigo) – “Quanto sta succedendo a Pontecchio Polesine merita davvero particolare attenzione. Come è possibile che venga concessa l’autorizzazione per un presidio organizzato nella piazza principale del paese da Forza Nuova,  organizzazione neofascista nota a tutti per l’assalto alla sede nazionale della Cgil a Roma? E questo avviene, guarda caso, in concomitanza con l’evento della pastasciutta antifascista organizzata da Anpi, per ricordare che 81 anni fa il 25 luglio la famiglia Cervi chiamò il paese di Campegine a festeggiare per la destituzione e arresto di Mussolini”.  

Lo sostengono con forza il Responsabile dipartimento antifascista nazionale del Partito della Rifondazione Comunista Rita Scapinelli ed il Segretario provinciale della Federazione di Rovigo, Diego Foresti.

“Il presidio di Forza Nuova (LEGGI ARTICOLO) – commentano Rita Scapinelli e Diego Foresti – è chiaramente una provocazione nei confronti di Anpi e non va autorizzato. Le organizzazioni neofasciste devono essere sciolte, nel rispetto della normativa e soprattutto della Costituzione. E invece sono continuamente tollerate nonostante le azioni di violenza delle quali sono responsabili. Da tempo Rifondazione Comunista ne chiede lo scioglimento perché sono in contrasto con la XII Disposizione della Costituzione antifascista. Nessuna autorizzazione quindi a manifestazioni di vario tipo deve essere concessa a chi si rifà all’ideologia fascista”.             

Il Circolo Arci La Boje ed altri Partiti Antifascisti della provincia di Rovigo e del Veneto hanno chiesto alla Questura di Rovigo di poter organizzare un flash MOB a Pontecchio Polesine dalle ore 19.00 alle ore 20 in piazza G Matteotti proprio il giorno 25 luglio. Una risposta a Forza Nuova “per protestare contro la presenza di organizzazioni neofasciste nella piazza G. Matteotti Martire Antifascista. Noi chiediamo di ritirare la autorizzazione in quel luogo agli eredi del regime fascista perché ciò offende la nostra Costituzione Antifascista e le leggi della Repubblica”. 

“La pastasciutta antifascista a Pontecchio Polesine  – sottolinea Giuliano Giovannini – non è solo una buona occasione per ricordarci del 25 Luglio e della destituzione di Mussolini dal Gran Consiglio, è anzitutto il ricordo, attraverso la comunione del cibo, di quei valori di umanità e giustizia che si racchiudono nei volti e nelle mani di chi mangia. Pasta, burro e semplicità. La convivialità e la prossimità della tavola, condivisione e ospitalità. Concetti, questi ultimi, per fascisti e militanti di Forza Nuova, evidentemente provocatori. Perché? Ce lo chiediamo anche noi, vista la loro decisione di indire un sit in proprio lo stesso giorno, in piazza Matteotti, contro la sistemazione di 8 giovani ragazzi bengalesi (su decisione della prefettura, tra l’altro) in un vecchio ristorante. Ciò è simbolico per vari motivi: la data, il luogo – visto che il nostro martire Matteotti è stato assassinato dai loro cari aguzzini”.

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