Pattaro: L’alternativa all’e-commerce si chiama qualità dell’offerta e professionalità

Stefano Pattaro continuerà a guidare la Confcommercio della provincia di Rovigo per altri 5 anni. La sua esperienza di imprenditore a Badia Polesine

ROVIGO – Ha partecipato alle diverse occasioni di visita offerte da Amazon al territorio, per conoscere più da vicino il colosso che si è insediato tra San Bellino e Castelguglielmo ed ha toccato con mano la straordinaria organizzazione logistica, ma… “con l’esperienza dell’acquisto in negozio non c’è paragone. Come si fa ad acquistare un capo se non ti innamori del tessuto, di come ti sta addosso, di come ti segue nei movimenti? L’online potrà andare bene per quel particolare oggetto che non trovi da nessuna parte, ma l’abbigliamento è una cosa diversa” ha commentato il badiese Stefano Pattaro che è stato da poco confermato alla guida della Confcommercio della provincia di Rovigo per un altro quinquennio (LEGGI ARTICOLO). Mercoledì scorso, infatti, il consiglio direttivo si è ufficialmente completato con altri 4 consiglieri, dopo i 10 eletti nell’assemblea del 28 febbraio.

Pattaro, incontrato nel suo negozio di via San Giovanni a Badia, ha detto di affrontare il nuovo mandato consapevole “dei momenti non facili che stiamo vivendo”. Forte della sua lunga esperienza (ha aperto il primo negozio nel 1992) si affretta però ad aggiungere: “Per la verità anni facili non me li ricordo. Quando iniziai nel 1992, con tangentopoli c’è subito stata la svalutazione della lira, anche a seguito del prelievo forzoso sui conti correnti degli Italiani, operato nottetempo dal Governo Amato, ma gli anni che seguirono non furono migliori. Vero è che in questa fase storica, fra pandemia Covid-19 e crisi politiche internazionali, i problemi sembrano aumentati. Devo però dire che, specialmente nell’ultimo anno, sono stato confortato dal prezioso contributo offertomi dal vulcanico Giovanni Vianello, col suo bagaglio di esperienza e competenza. Insieme siamo riusciti a mettere insieme una squadra che mi fa ben sperare”.

Alla domanda su che cosa l’abbia spinto ad assumersi nuovamente quest’onere, Stefano Pattaro ha risposto: “Mi sento, in qualche modo in dovere di collaborare a risolvere le problematiche del settore, perché credo nel ruolo del sindacato di categoria anche per raccogliere le voci e trasmetterle a Chi di dovere. Poi c’è la sfida che mi assumo di far crescere un ricambio generazionale per il futuro prossimo”. Nel frattempo è stato fondato il gruppo del “Terziario donna”, rappresentato dal secondo vicepresidente di Confcommercio Manuela Marchina di Lendinara, esperta di formazione.

Le prospettive del commercio? “Sono legate all’evoluzione degli eventi, talmente improvvisi e veloci da rendere difficile qualsiasi previsione. La mia esperienza mi porta tuttavia a pensare che chi ha qualcosa di buono da offrire troverà comunque spazio nella fascia medio-alta. Però bisogna essere propositivi, puntare sulla professionalità, sulla qualità e su servizi competitivi. Non a caso Amazon stessa cerca spazio fisico nel territorio, perché l’e-commerce non può esaurire le richieste e sono convinto che possa convivere con le attività locali, come del resto sta avvenendo negli Stati Uniti”.

Diverso è il discorso riguardo alla grande distribuzione nei centri commerciali che, secondo Pattaro, soffre più degli altri delle difficoltà contingenti e sta vivendo una fase di declino. “Questi centri per sopravvivere dovranno ripensarsi e ritrovare una collocazione nel mercato. D’altra parte, – aggiunge il presidente – la nostra storia non può essere assimilata a quella d’oltreoceano. Noi abbiamo centri storici con un tessuto commerciale non paragonabile in America, anche se dall’inizio degli anni ’90 hanno patito la presenza devastante della speculazione industriale”.

Il presidente di Confcommercio Rovigo, pensa che anche le amministrazioni pubbliche dovrebbero farsi carico del problema, perché nei centri storici le attività commerciali costituiscono un presidio contro il degrado. In questo senso Pattaro apprezza l’impegno dell’assessore Mariagrazia Ragazzini, che sta coinvolgendo anche soggetti nuovi, come l’Università Cà Foscari, con un progetto di formazione e affiancamento importante per gli imprenditori di Badia e Lendinara. “La formazione – conclude Pattaro – è una delle chiavi di volta per restare sul mercato, ma credo anche che l’assessore al commercio possa influire poco sulle dinamiche economiche. Se non ci sono soldi da spendere, se gli stipendi italiani sono fra i più bassi d’Europa e se il reddito medio decresce, non si possono fare miracoli”.

Nel frattempo il presidente della territoriale di Rovigo, come da statuto, è entrato in consiglio della Unione Metropolitana di Venezia – Rovigo ed è stato eletto nella giunta esecutiva dell’Unione in rappresentanza del Polesine. 

Ugo Mariano Brasioli

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