Polo della riabilitazione all’Ospedale San Luca, l’acqua come valore aggiunto 

Servizi integrati di eccellenza per recuperare autonomia e qualità di vita. Moderne attrezzature e delle piscine come strumento terapeutico 

TRECENTA (Rovigo) – Venti posti letto, ambulatori e cinque palestre per recuperare autonomia e qualità della vita, dopo una malattia e le disabilità conseguenti.

I dati a disposizione profilano la piena attività del centro di Riabilitazione dell’Ospedale San Luca, ove sono assicurati trattamenti con moderne attrezzature e viene utilizzata l’acqua come strumento terapeutico, per offrire il miglior recupero della funzionalità perduta al paziente con disabilità neuro – muscolo – scheletrica.

Nell’ultimo anno mezzo, Dal primo di gennaio 2023 al 30 giugno 2024, la struttura ha effettuato 333 ricoveri, di cui 201 nell’anno 2023 e 132 nel primo semestre 2024.

Per quanto riguarda l’attività ambulatoriale dal primo di gennaio 2023 al 30 giugno 2024 sono state erogate 61.626 prestazioni. Pazienti che hanno intrapreso un percorso verso una rinnovata capacità fisica, mentale, di serenità e autonomia.

L’area a disposizione del reparto, è completata al piano terra dalle piscine e ulteriori palestre, dedicate soprattutto all’utenza esterna. Il team condivide il progetto riabilitativo individuale e i programmi specifici per ogni singolo paziente: è composto dal medico fisiatra, dal fisioterapista, dalla logopedista, dall’infermiere, dall’operatore socio -assistenziale, spesso dal tecnico ortopedico e, se necessario dallo psicologo, dal neuropsicologo e dai diversi professionisti sanitari secondo le problematiche da affrontare.

“La riabilitazione sostiene il reinserimento sociale della persona presa in carico, riducendo le limitazioni delle attività e le restrizioni della partecipazione al minimo possibile anche attraverso la proposta mirata di assistenza – spiega il Direttore Stefano Boccardo – i tre poli di medicina fisica nei tre ospedali, costituiscono il perno della riabilitazione aziendale che collabora con le espressioni territoriali per garantire la continuità assistenziale. Al San Luca vengono realizzate varie linee di intervento riabilitativo:assistenza ambulatoriale estensiva per pazienti esterni, (visita fisiatrica, assistenza protesica, trattamenti riabilitativi in palestra individuali e di gruppo, terapie fisiche strumentali), accesso presso l’Ospedale di Comunità, struttura intermedia, tramite la consulenza fisiatrica e pianificazione del percorso con fisioterapista e logopedista. L’acqua delle confortevoli piscine rappresenta valore aggiunto all’attività ambulatoriale: nelle vasche si può lavorare in gruppo con percorso vascolare mentre la temperatura dell’acqua e l’ambiente idrico permettono di sfruttare i vantaggi della ridotta gravità modulando le proposte terapeutiche e facilitando o intensificando l’esercizio terapeutico. L’idrochinesiterapia in associazione al lavoro, a secco, in gravità fornisce maggior qualità all’intervento riabilitativo”.

L’attività ambulatoriale al di là delle patologie ortopediche, reumatologiche, neurologiche si dedica poi alla riabilitazione del pavimento pelvico maschile e femminile e alla riabilitazione secondaria alla chirurgia mammaria (quadrantectomie, mastectomie) con la gestione dell’eventuale linfedema.Inoltre garantisce la presa in carico di persone affette da disturbi della deglutizione e della comunicazione con un intervento logopedico.

L’altro importante settore è il progetto riabilitativo con paziente ricoverato: “E’ presente un percorso dedicato alla protesica maggiore di anca e ginocchio condiviso con Ortopedia e un altro per pazienti neurologici in collaborazione con Stroke e Neurologia di Rovigo. Il reparto è costituito da un petalo di degenza vera e propria e un petalo di palestre e box dove viene svolta l’attività riabilitativa individuale. Il ricovero è caratterizzato da una attività di riabilitazione intensiva che richiede risorse psico-fisiche e cognitive adeguate a sostenere i programmi di lavoro bigiornalieri, di almeno 3 ore. Tutti i professionisti sanitari contribuiscono poi a mantenere un” clima riabilitativo” nel resto della giornata e nel fine settimana. Dove necessario vengono attivate le risorse territoriali e sociali per garantire il rientro a domicilio in maniera confortevole. Al termine del ricovero la persona può rientrare a domicilio, proseguire ambulatorialmente o essere monitorato con controlli periodici a 30/40 giorni e 12 mesi. 

“L’obiettivo finale è il rientro a domicilio con la propria famiglia, in sicurezza. Questa struttura rappresenta una eccellenza vera, con professionisti che ringrazio – spiega il Direttore Generale Pietro Girardi – Nel nostro territorio, un alto indice di invecchiamento della popolazione impone la progettazione di servizi operanti secondo una visione. Gli anziani, le persone fragili con disabilità, o chi è reduce da incidenti o traumi trovano in questa struttura una risposta qualificata di singoli bisogni di salute e rafforzano il ruolo dell’Ospedale di Trecenta. Una attività che nei prossimi mesi, visto l’incremento della domanda. A questo proposito la direzione sta sviluppando percorsi professionali per rendere attrattiva l’opportunità di far parte di questo staff e di questo centro di riabilitazione all’ospedale San Luca, e i professionisti del settore la scelgano come sede di lavoro”.

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