Sono ben 4 i consiglieri in carica che sono passati sul fronte di Duodo, allo stadio Battaglini la presentazione ufficiale con la benedizione del patron Francesco Zambelli 

ROVIGO – “Basta intimidazioni”. Con queste parole, Andrea Duodo, candidato alla presidenza della Fir, ha di fatto concluso la conferenza stampa fiume nella sala consiliare dello stadio “Mario Battaglini” a Rovigo.

Al suo fianco il patron della FemiCz, Francesco Zambelli (padrone di casa), e Guido Feletti (ex presidente del Tarvisium) (foto in alto).

Proprio a Rovigo, nel Tempio del rugby italiano, dove giocarono gli All Blacks, Duodo (sostenuto da Pronti al Cambiamento e Rugby2030) ha presentato la sua squadra. Volti noti della palla ovale, manager, commercialisti, liberi professionisti che non hanno bisogno di un posto al sole, ma che hanno già un lavoro.

Sostenuto dal Benetton, trevigiano doc, nella casa dei rossoblù, e con al fianco il patron dei Bersaglieri, Duodo ha voluto svelare il nutrito gruppo che, di qui al 15 settembre, data delle elezioni di Bologna, correrà con lui per la conquista della Federazione Italiana Rugby.

Paolo Vaccari, Antonella Gualandri, Vittorio Musso, Erika Morri, Rino Francescato, Gianni Fava, Fulvio Lorigiola, Fabrizio Roscioli, Gabriele Gargano, Giuseppe Giovannetti, Carlo Orlandi, in quota giocatori gli ex azzurri Leonardo Ghiraldini e Silvia Pizzati.

Nella lista ben quattro consiglieri in carica: Orlandi (quota tecnici), Fava, Gualandri e Musso, è il fronte anti Innocenti all’interno del consiglio Fir.

Duodo si è dimesso da revisore dei conti della Fir, e proprio sulla questione dei numeri il candidato presidente, con il garbo che lo contraddistingue, ha posto l’accento. L’ultimo bilancio preventivo Fir, approvato dal Consiglio, evidenzia un segno meno pesante, quasi 8 milioni di euro. Ma su questo aspetto Duodo, rispondendo alle domande dei cronisti, ha chiesto agli stessi, collegati via Zoom, di provare a verificare se il bilancio era stato pubblicato sulla pagina istituzionale della Fir (LEGGI ARTICOLO). Non c’è. Dovrebbe essere posto sul menu documenti e nella sottocartella trasparenza (il candidato ha evidenziato più volte “trasparenza”). Probabilmente verrà pubblicato nelle prossime settimane. Un messaggio chiaro al presidente uscente Innocenti. Una stoccata non da poco, anche quando spiega il ruolo unicamente tecnico dei revisori dei conti “ho lanciato degli alert, ma evidentemente non sono stati ascoltati”.


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Proprio sulla questione economica Duodo ha posto l’accento su due macro-problemi: la franchigia delle Zebre interamente governate dalla Fir (costi inclusi, sponsor a parte), e le Accademie U23 di Parma e Treviso (con giocatori sotto contratto, anche se non giocano).

Sul futuro delle Zebre il candidato Duodo è stato chiarissimo: “la franchigia va privatizzata per liberare risorse per i club della Serie A Elite, Serie A e B”. Alla Fir la franchigia di Parma costa 5,5 milioni di euro circa (vedi bilancio 2022-2023), l’intero campionato di Serie A Elite, tra contributi e premi vari, allo stato attuale costa alla Fir 2 milioni scarsi. Sulle Accademia U23 di Parma e Treviso, con i giocatori contrattualizzati direttamente da Fir, Duodo (foto qui sotto) è stato ancora più diretto “va smantellata” (avete capito bene).

Sempre sulle Accademia giovanili Fir, il candidato presidente ha tracciato quello che dovrebbe essere il futuro del rugby italiano, puntando sulla formazione direttamente nei club. Discorso diverso per il Sud, Duodo ha in mente di dare nuovo impulso da Roma in giù. C’è bisogno di strutture, sostegno concreto, e probabilmente di un’Accademia di riferimento.

Al suo fianco il presidente della FemiCz Rovigo, Francesco Zambelli, che appena ha udito queste parole ha annuito. Il patron dei Bersaglieri, che ha riportato i rossoblù ai fasti di un tempo con 3 scudetti ed una Coppa Italia, non solo ci ha messo del suo, impegnando tempo e tante risorse, ma si è speso più volte in prima persona per ridare slancio al massimo campionato italiano. E’ vicepresidente della neonata Lega Rugby, e proprio Duodo ha sottolineato che andrebbe riconosciuta da Fir quanto prima. E’ realizzata dai club di Serie A Elite, con Roberto Manghi portavoce, il presidente è Giulio Arletti numero uno del Viadana LEGGI ARTICOLO. Ha già ottenuto un primo risultato: aprire un dibattito serio sul campionato. LEGGI ARTICOLO

“Cosa vuol dire essere federati? Non esiste che una società come Rovigo debba essere trattata così com’è. Non deve essere una Federazione di uno o due club – ha sottolineato Zambelli –  che fa una squadra ed una Nazionale in proprio, senza un collegamento con il rugby di Serie B, perchè noi dobbiamo definirci in un campionato di ‘Serie B’. Sono ancora presidente dopo tanti anni – ha sottolineato Zambelli – perchè mi sono dato tre anni per i lavori allo stadio Battaglini, per poter ospitare il rugby internazionale”. 

La presentazione si è chiusa con l’intervento di alcuni candidati, tra cui un videomessaggio di Paolo Vaccari, e due foto di rito, una direttamente in campo (nonostante i 35 gradi), perchè Duodo è stato chiaro “La Fir deve essere un centro di ascolto, si lotta solo in campo, avremo un diverso approccio”.

Al Battaglini numerosi presidenti di club, quasi tutti i rappresentati della Serie A Elite, una presentazione in grande stile con tanto di roll-up, regia mobile per la diretta Zoom con decine di cronisti collegati, una cosa mai vista prima per la presentazione di una candidatura federale ovale. Annunciati 9 punti nel programma elettorale, verranno resi noi nei prossimi giorni.

Giorgio Achilli

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