ROSOLINA (Rovigo) – Secondo appuntamento culturale della rassegna “Il rugby sale in cattedra” organizzata da Rosolina Rugby, nell’ottica di diffusione della palla ovale nel basso Polesine, non solo come sport ma anche come elemento di sviluppo personale. Questa volta è stato il dottor Giovanni Seghi, giovane psicologo e psicoterapeuta, specializzato nella psicologia dello sviluppo e dell’età scolastica a dare il proprio contributo ai genitori delle “zanzare”. In un clima famigliare e leggero il dottor Seghi ha spiegato argomenti molto importanti, di come lo sport e in particolare il rugby possono essere ingredienti fondamentali per una crescita sana dei bambini, gli errori che spesso i genitori inconsapevolmente fanno nei loro confronti e come lo sport deve essere vissuto dai ragazzi.
Gli elementi trattati comuni a tutti i genitori e la bravura del dottor Seghi, hanno aperto un piacevole dibattito tra i presenti che ha fatto velocemente trascorrere il tempo, un’ora abbondante, nella club house del Rosolina Rugby, prima di iniziare i preparativi del terzo tempo per sfamare gli atleti che in campo hanno avuto l’occasione di allenarsi con la supervisione di Filippo Vinci arbitro nazionale della FIR. Gli atleti e gli educatori hanno rivisto insieme al sig. Vinci alcune regole fondamentali del rugby, ovviamente molte le domande dei bambini, alle quali l’arbitro in maniera molto semplice ma nello stesso modo molto tecnica e precisa ha risposto e ha dato la possibilità di risolvere molti dubbi. Il fischietto ha poi arbitrato le partite dell’u13 e dell’u11, spiegando ad ogni infrazione fischiata quale regole è stata infranta e quale comportamento corretto si doveva tenere.
“Ci troviamo in comune accordo con i concetti espressi del dottor Seghi – così Mauro Paganin dirigente della società blugranata – sport come gioco, divertimento, spensieratezza, libertà, anche di sbagliare, regole, valori, rispetto sono le basi fondanti del nostro sport e la filosofia del progetto “Zanzare”. Il nostro intento è che i bambini siano felici, ad ogni partita chiediamo se si sono divertiti e non se hanno vinto, tant’è che abbiamo deciso di organizzare il mini beach rugby dell’11 giugno a Rosolina Mare, come festa a colori ovvero squadre miste formate da atleti di varie società nel rispetto della categoria. Vogliamo che sia una festa, nella quale la competizione non diventi elemento per cui l’ultimo in classifica si demoralizzi, ma che sia fonte di inclusione e di nuove amicizie.” E’ in programma un’altra serata della rassegna “Il rugby sale in cattedra”, ma si stanno già buttando giù le basi per quelli della prossima stagione.