ARQUÀ POLESINE (Rovigo) – Prosegue con successo e si avvia a conclusione la rassegna-concorso A teatro con una stella, di Arquà Polesine, giunta alla VII edizione, dedicata a Davide Altieri, prematuramente scomparso, e organizzata dal Circolo ricreativo Mons. Giacomo Sichirollo con la collaborazione artistica di Proposta Teatro Collettivo. Protagonisti della terza serata, attrici e attori della compagnia Sottosopra di Bagnoli che hanno portato in scena El ciacciaron imprudente, liberamente tratto da Carlo Goldoni con regia e drammaturgia di Eleonora Fuser.
Uno spettacolo davvero molto apprezzato dal pubblico presente: il gusto della commedia dell’arte ha incontrato il favore degli spettatori che hanno applaudito molto le attrici e gli attori della compagnia ospitata che, con bravura e talento, hanno messo in scena un pezzo non così facile di storia del teatro. Tra lazzi, scherzi e divertimenti, la serata è stata piacevolmente trascorsa al teatro parrocchiale di Arquà Polesine. E sempre in questo teatro, è in arrivo il quarto e ultimo appuntamento: sabato 4 marzo alle 21.15, andrà infatti in scena la nuova produzione della compagnia arquatese Proposta Teatro Collettivo intitolata Parenti Serpenti, testo di Carmine Amoroso e regia di Giorgio Libanore. Durante la serata, inoltre, verranno assegnati i premi scelti dalla giuria di qualità, presieduta dal vicesindaco e assessore alla cultura Luigi Carlesso, e dal pubblico che durante le settimane di programmazione teatrale ha assistito ai vari spettacoli.
Costo d’ingresso di 7 euro. L’entrata è gratuita fino ai 14 anni. Per prenotazioni e informazioni: 3939760659.
Parenti serpenti, commedia dal retrogusto amaro di Carmine Amoroso, nota soprattutto perché divenuta, nel 1992, il soggetto dell’omonimo film di Mario Monicelli, propone un paradossale esempio di fraternità attraverso una grottesca fratellanza di egoismi. In casa di Saverio e Trieste, durante le festività natalizie, tornano i quattro figli. L’annuncio, da parte di Trieste, della volontà di andare a vivere da uno dei figli sarà l’elemento scatenante che porterà fratelli e consorti ad accapigliarsi tra loro smascherando ipocrisie, manifestando rancori sopiti e rivelando sconvolgenti segreti inconfessati, fino a diventare complici “serpenti” che, viscidi e subdoli, arriveranno alla terribile decisione finale. È un teatro di grande comicità con una drammaturgia di scena volta ad esaltare l’aspetto grottesco dei personaggi.