
BADIA POLESINE (Rovigo) – Al termine dell’intervento dell’assessore Antonietta Giacometti, nell’ultima assemblea cittadina del 28 aprile scorso, il Sindaco ha spiegato “una volta per tutte” che le telecamere poste nelle vie d’accesso a Badia “…Non sono autovelox ma telecamere di sicurezza all’interno del progetto generale di videosorveglianza”.
La precisazione di Giovanni Rossi si è resa necessaria durante la discussione per approvare il regolamento per la disciplina della videosorveglianza e l’utilizzo delle foto trappole nel territorio di Badia Polesine. Il regolamento disciplina l’utilizzo degli strumenti di controllo ricompresi nell’appalto più generale di riqualificazione della pubblica illuminazione.
Quanto ai velobox presenti in alcune strade d’accesso sono stati installati più come deterrenti che autovelox veri e propri, dal momento che la rete stradale di Badia non consentirebbe comunque il posizionamento di autovelox. “L’unica strada dove sarebbe possibile farlo – ha spiegato il Sindaco – è quella nei pressi di Villa d’Adige ma sarebbe come tassare i residenti di quella frazione e sarebbe una scelta impopolare e soprattutto ingiusta”.
Il nuovo regolamento comunale sulla videosorveglianza adegua il precedente, approvato nel 2012, alle innovazioni normative introdotte adottando sostanzialmente lo schema previsto dal D.Lgs 101 del 2018. In esso si regolano le modalità di registrazione dei dati e la dislocazione degli strumenti.
Giovanni Rossi ha spiegato anche che a detenere i dati sensibili è il comandante della Polizia locale, che andrà in pensione dal primo di giugno, per cui nel periodo di vacanza fino alla nomina del sostituto, il Sindaco interverrà con un proprio provvedimento a nominare il responsabile della privacy.

A rispondere alle domande sull’argomento del consigliere di minoranza Manuel Berengan è intervenuto il vicecomandante coordinatore della Polizia locale Marco Faccenda che, fra l’altro, ha spiegato come l’attività di controllo con le foto trappole, ha permesso di elevare 11 sanzioni in merito all’abbandono rifiuti. Dopodiché il regolamento è stato approvato all’unanimità.

Da segnalare infine che la Provincia ha fatto sapere che sta per partire il secondo stralcio del progetto “Polesine sicuro” che coinvolge anche Badia, per il quale sono previsti altri tre varchi elettronici, oltre a quelli esistenti. In definitiva, a monitorare il territorio, il Comune avrà sei varchi elettronici e circa 100 telecamere di ultima generazione con la possibilità di vedere a 360 gradi e con rilevamento delle targhe.
Ugo Mariano Brasioli