ROVIGO – Alle Olimpiadi di Tokyo la medaglia è sfuggita per 10 maledetti centimetri, ma al suo ritorno in Italia ha avuto la notizia più bella. Silvia Zennaro, velista olimpionica di Chioggia (Venezia), del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, neo mamma da un mese, giovedì 28 aprile è stata ospite del Panathlon di Rovigo del presidente Gianpaolo Milan.
Una serata speciale che si è aperta con la consegna del premio Fair Play 2021. Sono due ragazze di 14 anni, sportive, frequentano ambedue l’Istituto di Istruzione Superiore “Edmondo De Amicis” – indirizzo grafica e comunicazione.
Emma Fortuna, iscritta al Circolo Tennis di Rovigo, sport che pratica a livello agonistico e Marta Rossi, che pratica Atletica leggera con Assindustria Sport di Rovigo.
La motivazione: “Alle due giovani atlete, per l’apprezzata sensibilità dimostrata, a titolo del tutto personale, a favore della Sostenibilità Ambientale attivandosi a ripulire dai rifiuti le strade della nostra comunità”. Erano state notate dal panathleta Lello Salvan mentre ripulivano di rifiuti il ciglio di una strada, una iniziativa presa in autonomia dalle due ragazze, un esempio per tutti i giovani rodigini.
Durante la conviviale, nella consueta sede dell’Hotel Cristallo, ad introdurre l’illustre ospite è stato il socio Gianfilippo Grosselle, grande appassionato del mare, ha coinvolto i presenti raccontando le proprie avventure ed esperienze.
Poi Silvia Zennaro ha parlato del “Laser Radial”, la sua disciplina. La vela è cambiata radicalmente negli ultimi anni, le barche di fatto volano sull’acqua, e ogni dettaglio fa la differenza. Due le Olimpiadi disputate, Rio de Janeiro (con tanto di tatuaggio sul braccio, è giunta 22esima) e Tokyo 2020. L’atleta delle Fiamme Gialle si è particolarmente soffermata sulla gara in Giappone (una Olimpiade da reclusi per colpa del Covid-19), una finale centrata alla grande, un sesto posto a soli 5 punti dal podio, poi la decisione di giocarsi il tutto per tutto alla partenza. 10 maledetti centimetri di anticipo sulla linea immaginaria di partenza, e la squalifica quando ormai era in testa. Difficile da digerire dopo anni di sacrifici. Ma per Silvia Zennaro non esiste la parola “arrendersi”.
Sta già preparando la prossima, Parigi 2024 è di fatto alle porte. Con le sue quattro barche, una gentilmente fornita dalla Guardia di Finanza, sta già programmando le sue giornate in funzione del nuovo ruolo di mamma, e delle gare. A 10 anni il suo primo titolo italiano, una sequenza di successi internazionali in giro per il Pianeta fino al recente, nell’agosto 2011 sul Lago di Como, al campionato del mondo di vela classe europa. Ma per l’iridata la medaglia olimpica rimane l’obiettivo principe, arrivederci a Parigi 2024.