Il rigassificatore è in comune di Porto Tolle e non Porto Viro

Una situazione inaspettata per i due comuni rodigini (Rovigo) che non si aspettavano questa decisione da parte del governo

PORTO VIRO – “Un recente decreto ministeriale ha individuato Porto Tolle come il comune a cui spetta il gettito Impi relativo al rigassificatore Adriatic Lng”. Così il sindaco di Porto Viro Maura Veronese, che commenta il cambiamento del comune da parte del rigassificatore Lng, una notizia che non fa di certo bene al proprio territorio.

“Prendo atto che questa inspiegabile decisione del Governo viene assunta indirettamente per penalizzare il comune di Porto Viro: i tributi pagati da Adriatic Lng hanno giustificato sino a oggi una minima compensazione delle risorse che il territorio offre al rigassificatore.

Rimane poco chiaro quindi il motivo per cui non debba spettare al comune di Porto Viro questo gettito. Con il decreto, c’è una complicata nota metodologica che tenta di motivare l’individuazione degli enti locali destinatari dei gettiti Impi.

E’ chiaro che sarà necessario e urgente un tentativo di chiarimento, anche in considerazione che questa disposizione ministeriale si pone in contrasto con le risultanze a cui era giunto l’allora Ministero dell’Ambiente con la prima autorizzazione integrata ambientale del 2009 (vedi D.M. 21.01.2009), con il rinnovo della stessa del 2016 (vedi D.M. 06.10.2016) e anche con il recentissimo decreto di riesame dell’autorizzazione stessa (22.02.2022) dell’attuale Ministero della Transizione Tecnologica.

E’ chiaro che faremo il possibile per tutelare le nostre ragioni”.

“Sinceramente per me è una cosa che mi ha sorpreso non poco quando l’ho saputa”. Così il sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli. “Nei prossimi giorni mi confronterò con i miei uffici e quelli di Adriatic Lng per capire al meglio la situazione”.

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