L’associazione di Rovigo, che a proposito della guerra sostiene attivamente le esigenze di 133 famiglie, più o meno 300 persone, ha già attivato un capannone ad hoc in zona ospedale dedicato al no food dov’è stato stipato letteralmente di tutto, dal vestiario ai medicinali e persino giocattoli

ROVIGO – “L’aiuto va alimentato, l’emergenza non è finita”. Davide Sergio Rossi lancia un nuovo appello in favore dei profughi dell’Ucraina: Bandiera Gialla, associazione di cui è anima e motore dal 2014, è partner di “Polesine chiama Messico”, settimana di eventi itineranti dedicata alla Virgen di San Juan de Los Lagos di Panarella che vedrà esibirsi in varie piazze del territorio una quarantina di artisti messicani e che tra i suoi obiettivi si pone anche la raccolta di fondi per le popolazioni in fuga dalla guerra. 

“Crediamo e abbiamo voluto appoggiare questo progetto – spiega -, mettendoci la faccia, consci del fatto che quando si tratta di solidarietà siamo la realtà più importante e radicata, sinonimo ormai di serietà e credibilità. Riteniamo che la visita della delegazione messicana e le esibizioni che sono in calendario potranno esser anche l’occasione per fare del bene e aiutare chi soffre in questo momento”.

L’associazione, che a proposito della guerra sostiene attivamente le esigenze di 133 famiglie, più o meno 300 persone, ha già attivato un capannone ad hoc in zona ospedale dedicato al no food dov’è stato stipato letteralmente di tutto, dal vestiario ai medicinali e persino giocattoli: “Abbiamo fatto cinque viaggi con tre furgoni verso Varsavia, centro di smistamento internazionale dove sono attive Croce Rossa e Caritas, e a breve riprendiamo con il flusso di donazioni, con autisti ucraini che arrivano direttamente da noi per caricare gli aiuti da portare a Kiev”.

“Aiutare divertendosi”: Davide Sergio Rossi ripete come un mantra lo slogan dell’associazione, che ha raccolto l’eredità dei “Ruggenti Anni Sessanta” sterzando poi con decisione verso il sociale anche se la musica, pur non essendo più il “core business”, resta però saldamente presente nella vita di Bandiera Gialla. “Siamo partiti realizzando tre pozzi in Benin, Etiopia e Sudan – prosegue -, poi con il format ‘Rovigo for Africa’ al don Bosco di Rovigo abbiamo adottato simbolicamente alcuni medici in quel continente, raccogliendo oltre 60mila euro. Quindi siamo approdati verso i bisognosi, attivando una rete di oltre 200 volontari che nel periodo della pandemia ha gestito la distribuzione di mascherine prima e spese poi, oltre a raccogliere ulteriori 80mila euro. Oggi, con l’Emporio alimentare gestito anche grazie al contributo del Csv Rovigo, consegnamo direttamente spese tramite i nostri soci, raggiungendo la bellezza di 564 famiglie polesane”.

Folclore messicano e aiuto per i bisognosi trovano quindi una sintesi quasi naturale grazie a Bandiera Gialla, filo conduttore e trait d’union quando si tratta di legare tra loro musica e solidarietà. Cambia il format – i concerti, dal 25 al 30 giugno, saranno itineranti con sonorità tipiche del Centroamerica al posto delle classiche cover – ma il ritornello resta il medesimo: vivere insieme momenti di gioia e condividere spazi di festa senza però dimenticare mai ultimi e chi soffre per mancanza cibo o perché in fuga dalle guerre. Per info sulle attività dell’associazione: 347.1183904 o consultare la pagina Facebook Bandiera Gialla ODV.

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