BARUCHELLA (Rovigo) – La sinergica collaborazione fra la biblioteca, rappresentata dalla indomita Elisa Stevanin, tre intrepide insegnanti in congedo (Chiara, Gina e Loredana) ed il Presidente del Gat (Gruppo Archeologico Trecentano) Marcello Melloni, ha portato alla realizzazione di un esperimento per un importante progetto didattico, la cui caratteristica fondamentale è la volontà progettuale di supportare lo studio attraverso una didattica laboratoriale, propedeutica alla creazione di presupposti culturali necessari a far sì che l’apprendimento sia ben stabilizzato. Ne han beneficiato le classi 4^ e 5^ della scuola primaria, attraverso i “lavori sul campo”. Una promessa mantenuta, anticipata durante il precedente incontro autunnale.
L’affascinante mondo dell’Archeologia si svela agli occhi dei ragazzi attraverso uno straordinario laboratorio: dopo una divertente e interessante introduzione sul mondo dell’archeologia, sul mestiere dell’archeologo e sulle tecniche di scavo, ci si è dedicati alla scoperta dei tesori nascosti nella terra, alla ricerca di reperti che permettono di ricostruire storicamente il luogo scavato.
Nel laboratorio i bambini hanno effettuato un piccolo scavo stratigrafico, simulato in area allestita, (contenitori trasparenti) con ritrovamento di reperti, seguendo le tecniche scientifiche dell’archeologia e registrando su un “diario di scavo” a quale livello di stratificazione erano situati, facendo sperimentare così anche la fase della schedatura dei reperti stessi.
Incontenibile la gioia provata dai ragazzi al ritrovamento di frammenti di ceramica, monete e piccoli oggetti da ornamento.
L‘Archeologo é da sempre uno dei mestieri più affascinanti per i bambini. Ripercorrendo alcune delle più grandi ed avventurose scoperte i bambini si avvicinano alla storia delle grandi civiltà del passato.
Un viaggio tra diversi materiali e tecnica di scavo archeologico e restauro antico che stimolano l’estro e la manualità del bambino.
Come dei veri archeologi son stati recuperati dalla terra i frammenti di antichi vasi (copie), rimossi residui di terra con pennellini ed infine si son dedicati alla ricerca degli attacchi tra i vari frammenti fino a ricostruire i vasi trovati.
Al termine dell’esperienza, alla domanda rivolta ai bambini su cosa volessero fare da grandi, hanno risposto in coro: “L’archeologo!“.