ROVIGO – I sindaci soci di Ecoambiente, società in house per il ciclo integrato dei rifiuti, si sono presi una pausa di riflessione per consentire un ragionamento concreto sulla revisione del budget di spesa del 2024 e del piano industriale dell’azienda che vede investimenti previsti per circa 52 milioni di euro, di cui 24 milioni già avviati nel triennio 2021-23.
“Uno stop non per bloccare, ma per riflettere sul ruolo da dare ad Ecoambiente nell’ottica di migliorare il servizio e ridurre le tariffe, troppo alte per famiglie ed attività produttive” dichiara Valeria Cittadin, sindaco di Rovigo e socio di maggioranza di Ecoambiente.
“Bisogna ragionare nuovamente sulla raccolta rifiuti a Rovigo. Riprendere in mano e valutare con coscienza e senza pregiudizi la raccolta porta a porta in città. La città è più sporca, ci sono criticità importanti da risolvere, in centro storico e nelle frazioni” aggiunge Cittadin a margine dell’assemblea di controllo analogo e dei soci di Ecoambiente di lunedì 5 agosto dalla sala convegni di Interporto.
La richiesta formale di un cambiamento è stata avanzata attraverso un documento votato in assemblea da 34 soci con 3 astensioni ed indirizzato all’amministratore delegato Adriano Tolomei ed al Cda.
L’assemblea ha quindi rinnovato il collegio dei revisori dei conti, riconfermando Angelo Capuzzo, presidente, deliberando il ritorno in Ecoambiente di Aronne Sacchetto, oltre al nuovo ingresso nel collegio sindacale di Stefania Bonifacio.
Per i soci il piano industriale appare assolutamente superato, da cui la necessità di essere modificato quanto prima possibile, e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2024, con lo scopo principale di invertire, con grande urgenza, un trend di aumento delle tariffe imposte ai cittadini polesani non più sostenibile.
Slitta probabilmente a settembre il ragionamento sulla surroga dell’amministratore delegato Adriano Tolomei che, con responsabilità e rispetto nei confronti del sindaco Valeria Cittadin, ha rimesso il proprio mandato nelle sue mani (LEGGI ARTICOLO). La nomina spetta al socio Comune di Rovigo, ma non è ancora chiaro se Tolomei presenterà le proprie dimissioni da solo o contestualmente al presidente Pier Paolo Frigato di modo da far decadere l’intero Cda per dimissioni della maggioranza dei consiglieri di amministrazione.