Melara, primo raduno di motori dopo il Covid: pienone di pubblico 

Oltre una ventina le auto e almeno un’ottantina le due ruote che hanno sancito un ritorno della manifestazione 

MELARA (Rovigo) – Dopo una lunga attesa di quattro anni torna in riva al Po l’appuntamento con l’auto e motoraduno. Domenica 21 maggio, con ritrovo alle ore 9 in piazza XX Settembre, decine di persone hanno preso parte a un evento stoppato a causa della pandemia: oltre una ventina le auto e almeno un’ottantina le due ruote che hanno sancito un ritorno della manifestazione all’insegna dell’interesse e del grande amore per il mondo dei motori. 

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Prima della partenza del corteo che si è snodato toccando i Comuni di Ostiglia, Borgo Mantovano, Borgo Carbonara e Sermide-Felonica arrivando infine a Castelnovo Bariano, un minuto di sgasata a moto ferme ma con motori rigorosamente a martello in onore di Mattia Guarnieri, motociclista coinvolto lo scorso anno in un incidente d’auto; all’arrivo, intorno alle 12.30, pranzo consumato nella tensostruttura della Pro Loco, cucinato e servito dai volontari. 

Tra i premiati: Stefano Speranza con la sua Ferrari 348 del 1992 e Mauro Ravelli di Bergantino con la mitica Topolino del 1947 per le auto, Mattia Trazzi con una fiammante Ducati Panigale e Fausto Basaglia con una Laverda del 1975 per le moto; riconoscimento a parte, poi, per l’inossidabile Antonio Guarnieri (detto “Il Tom”), grande appassionato di motori d nominato sul campo “Melarese a tutto gas”.

La manifestazione, organizzata da un team di volontari di Comune, Pro Loco e Circolo Noi (amici della parrocchia) di Melara con la collaborazione della Pro Loco di Castelnovo Bariano, apre una serie di appuntamenti che inizia sabato 26 con la Stramelara, prosegue con Cinema da mare e si chiude l’ultimo weekend di giungo con lo Street Food.

“Siamo molto soddisfatti – commenta il vicesindaco Lorenzo Guerzoni – per esser riusciti a riproporre con successo una kermesse che torna dopo diversi anni ma rispetto alla quale l’interesse e la partecipazione sono rimasti davvero alti. Si tratta della dimostrazione che questa è e resta una comunità viva, con tanta voglia di fare e dove le occasioni per eventi importanti non mancano davvero. Insomma, Melara… c’è!”.

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