Prevenire il cyberbullismo, incontro martedì a Santa Maria Maddalena

Incontro voluto dall'Associazione Nazionale Carabinieri di Occhiobello (Rovigo), guest star sarà Rudy Bandiera 

OCCHIOBELLO (Rovigo) – Due ore di informazione per genitori e nonni sui pericoli della rete per figli e nipoti. Sono quelle volute dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Occhiobello, in forma di evento, in calendario martedì, alle 18, all’Auditorium di Santa Maria Maddalena. Guest star sarà Rudy Bandiera, blogger di fama nazionale, tanto esperto di nuove tecnologie e opportunità della rete – cyberspazio – quanto sensibile ai temi dell’adolescenza. Divulgatore per vocazione e professione, Bandiera sonderà l’argomento cercando di offrire alla platea gli strumenti necessari per superare il divario generazionale e presidiare i giovanissimi, insistendo su un concetto di vigilanza capace di riconoscere la loro autonomia e responsabilità senza diventare divieto. “I ragazzi – spiega Antonio Zizzo, President Anc, da anni in prima linea su fenomeni che coinvolgono le famiglie – sono spesso inconsapevoli dei rischi che corrono”. Rischi presenti sia quando sono vittime, caso in cui scattano denunce e segnalazioni   sia quando sono artefici, dove la meglio l’ha il silenzio per il timore delle ripercussioni ((la legge prevede ammonimenti e definisce procedure da adottare a scuola, come il sostegno ai minori coinvolti, ndr). Pur senza generalizzare, molti «utilizzano il web come ‘luogo’ in cui esprimersi con violenza, dare il peggio di sé, nel tentativo di distinguersi, di mostrarsi forti. I genitori, per istinto di protezione, fingono di non capire. Per paura di essere additati, minimizzano. Bisogna invece andare oltre le conseguenze del momento”, è il monito di Zizzo. 

Un concetto, questo, su cui insiste anche Roberto Casella, avvocato e membro dell’Uncm (Unione Nazionale Camere Minorili), che interverrà con una disamina complessiva della norma – “che non parla di reati ma di illeciti” – rimarcando come il cyberbullismo si sia nel post Covid modificato. La conferma è pressoché quotidiana, con fatti di cronaca che hanno per protagonista il ‘gruppo’, la gang, dove si insinuano comportamenti manipolatori da parte di alcuni. “Con linguaggi in codice, lo smartphone è diventato strumento per accordarsi sulla rissa da compiere fuori, sulla strada, prendendo di mira coetanei. Da leader si diventa boss. Sta emergendo un preoccupante senso di sopraffazione del territorio», sintetizza Casella. Parlarne è dunque non solo importante ma doveroso, come riconosce Sondra Coizzi, sindaco di Occhiobello, motivando il patrocinio del Comune. “Il cyberbullismo è un fenomeno gravissimo che va contrastato fornendo ai ragazzi e alle famiglie gli strumenti della prevenzione e della consapevolezza su cosa significhi agire nella rete. Credo che si debba lavorare tra istituzioni e associazionismo affinché questi temi, che hanno una ricaduta sul benessere delle famiglie, vengano approfonditi con l’ausilio di esperti. Sono certa che dall’incontro emergeranno informazioni e strategie utili per aiutare i ragazzi a essere responsabili e le famiglie a essere vigili in una fase della crescita così delicata come l’adolescenza”. L’evento, che sarà seguito da un secondo all’interno delle scuole, è ad accesso gratuito e condotto da Arianna Ruzza, si aprirà con i saluti istituzionali. E’ possibile prenotarsi dal link https://www.eventbrite.it/e/601459470467.

Con cyberbullismo si indica una forma di bullismo che si esplicita attraverso l’uso dei social media e la diffusione di post, messaggi e video denigratori, con destinatari i cosiddetti ‘più deboli’. La differenza col bullismo risiede nella possibilità di ‘nascondersi’ dietro uno schermo, utilizzando un nickname. 

Organizzazione a cura di C-Day, di Camilla Ghedini e Arianna Ruzza.

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