Rovigo maglia nera in Veneto per mezzi pesanti Euro 0

3° Osservatorio Continental sui macro-trend del trasporto pesante, i veicoli estremamente inquinanti in Polesine sono il 22,3% degli autobus ed il 12,3% degli autocarri

ROVIGO – Ad un anno esatto dalla pubblicazione del secondo rapporto sul trasporto pesante (LEGGI ARTICOLO) la provincia di Rovigo cambia i numeri, migliorando alcuni parametri, ma rimane l’ultima della classe in Veneto.

La Provincia è la meno virtuosa della Regione anche per il parco circolante autobus più datato: oltre il 40% dei mezzi supera i 20 anni. Meglio nel segmento del trasporto merci dove i mezzi sono alimentati a gasolio solo per l’88,3%. I dati provengono dall’’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, del Gruppo Continental elaborando i dati Aci dei mezzi, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Veneto nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.

Dall’analisi emerge che la Provincia di Rovigo è la peggiore in Veneto numero di mezzi pesanti Euro 0 in circolazione. Il territorio non migliora per quanto riguarda l’anzianità: è, infatti, fanalino di coda per autobus in circolazione sotto i 10 anni. Il segmento del trasporto merci è il più virtuoso per mezzi alimentati a gasolio ma vede il calo di nuove immatricolazioni più consistente a livello regionale.

Immatricolazioni: crollo più consistente della regione nel segmento del trasporto merci

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci nel 2022 in Italia hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.

Il Veneto segue il trend negativo nazionale e segna un lieve calo dello 0,9% immatricolando 2.404 nuove targhe (solo 22 in meno rispetto al 2021). Anche la Provincia di Rovigo chiude in negativo ma il calo è di ben 22 punti percentuali superiore rispetto al dato regionale, segnando il crollo più consistente pari al -22,9% rispetto al 2021.

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021. Uno scenario simile si presenta a livello locale: anche in Veneto, infatti, le nuove targhe sono 308, nove in meno rispetto ai 12 mesi precedenti (-2,8%). A Rovigo nel 2022 si immatricola una sola nuova targa nel comparto autobus, esattamente la stessa cifra rilevata anche nel 2021.

Alimentazione: Rovigo è la più virtuosa in Regione per autocarri a gasolio che sono solo l’88,3% del parco circolante

Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante per il settore trasporto merci nel 2022 rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).

In Veneto l’elettrico resta stabile allo 0,1% e l’ibrido sale e raggiunge lo 0,6%. Il gasolio rimane largamente preponderante e copre il 92,8% del parco, seguito dal metano al 2,7% e dalla benzina fissa al 2,6%. Rovigo registra la quota più bassa di tutto il Veneto per autocarri alimentati a gasolio che coprono “solo” l’88,3% del parco circolante. La Provincia, però, tocca anche il valore più alto di mezzi alimentati a metano che si attestano addirittura al 7%. Elettrici e ibridi si allineano alla regione e segnano rispettivamente lo 0,1% e lo 0,5%.

Anche il panorama relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene ci sia qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).

In Veneto, l’ibrido anche nel 2022 resta fermo a quota 0,1%, mentre l’elettrico cresce timidamente fino a raggiungere lo 0,9%. Il gasolio scende leggermente e copre l’87,9% (nel 2021 il valore era del’89,7%), seguito dal metano che prende quasi 2 punti percentuali e raggiunge il 10,4%. In questo segmento, Rovigo è meno virtuosa: gli autobus alimentati a gasolio sono più del 95% del parco circolante, mentre ibridi ed elettrici sono completamente assenti.

Categorie Euro: Rovigo maglia nera in Veneto per mezzi pesanti Euro 0 in circolazione

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 e gli Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.

La situazione è migliore in Veneto, dove gli Euro 0 si attestano all’8,5% e, in generale, le classi più vecchie, fino all’Euro 2, scendono di oltre un punto percentuale e raggiungono una quota del 23,5%. Proporzionalmente le classi meno inquinanti, Euro 5 ed Euro 6, crescono e sfiorano il 43%. Rovigo si aggiudica la maglia nera regionale per autocarri Euro 0 in circolazione, la classe più vecchia ed inquinante, che si attestano al 12,3%. Insieme, le classi Euro 0-2 coprono il 30,5% del parco circolante, valore più elevato del Veneto. Di conseguenza la Provincia è fanalino di coda per mezzi Euro 5-6 che sono solo il 34,1%.

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

Fa meglio della media nazionale il Veneto, regione in cui gli Euro 0 sono solo il 5,5% mentre gli Euro 5 e gli Euro 6 crescono di quasi 10 punti percentuali e coprono il 55% del parco circolante. Anche in questo contesto, la Provincia di Rovigo è la meno virtuosa della regione: il 22,3% degli autobus circolanti è Euro 0 e le classi più vecchie e inquinanti coprono oltre il 38% del parco. Proporzionalmente calano i mezzi Euro 5 e 6 che sono solamente il 38,4%.

Anzianità: Rovigo ha gli autobus più vecchi del Veneto

Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci in Italia nel 2022 risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante).

In Veneto il parco ringiovanisce e la fascia d’età più diffusa è quella dei 5-10 anni (18,8%). Oltre i 30 anni si attesta soltanto una quota pari al 9,3%. A Rovigo la fascia d’età più diffusa è quella compresa tra i 20 e i 30 anni che si attesta al 22,2%. Complessivamente, gli autocarri over20 sono quasi il 36% del parco circolante mentre gli under 10 il 29,4%.

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%).

Situazione migliore in Veneto, dove la fascia di oltre 20 anni arriva al 19,6% e un quarto del parco è sotto i 5 anni. La percentuale maggiore rimane quella relativa ai mezzi tra i 15 e i 20 anni, anche se più bassa di 2,6 punti percentuali rispetto al 2021 (22,7%). A Rovigo la percentuale di autobus oltre i 20 anni doppia la quota regionale e si attesta al 40,6%, dato più alto della Regione. Proporzionalmente, il territorio è fanalino di coda per autobus sotto i 10 anni di età che sono solo il 28,1% del parco circolante.

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