Cia Rovigo in Prefettura per dire “No” a nuove trivellazioni in Adriatico 

Erri Faccini con una delegazione di Cia Rovigo ha partecipato alla manifestazione organizzata da Polesine No Trivelle

ROVIGO – “Il Prefetto, Clemente Di Nuzzo, ha preso atto delle istanze che stamane abbiamo portato contro eventuali nuove trivellazioni nell’area dell’Alto Mar Adriatico. Lo ringraziamo per la sua disponibilità”. Così il presidente di Cia Rovigo, Erri Faccini, all’uscita dell’incontro che si è tenuto oggi in Prefettura, a margine della manifestazione organizzata da Polesine No Trivelle. 

“Continueremo a tenere alta l’attenzione su questo tema – ha aggiunto – Come abbiamo ribadito in tante altre occasioni, il nostro territorio ha già dato cinquant’anni fa, con conseguenze disastrose”. Cia Rovigo, peraltro, è stata l’unica organizzazione agricola presente all’iniziativa. “Non cambiamo di un centimetro la nostra posizione – ha precisato il presidente – Oltre al Prefetto, ringraziamo l’associazione Italia Nostra per la battaglia che sta portando avanti contro le trivelle. Uniti, diamo voce al Polesine: non intendiamo soccombere all’eventualità di ulteriori estrazioni di metano a pochi chilometri dalla costa veneta”. 

Nonostante non via sia alcuna operazione di questo tipo in corso, “attualmente nei punti più critici il piano campagna registra minimi di oltre 4 metri sotto il livello del mare, con una crescente pericolosità sotto il profilo idraulico; una condizione, questa, resa ancor più acuta dalla diffusa erosione delle barriere naturali a mare costituite da cordoni dunosi più recenti”. “Siamo chiamati a difendere il nostro territorio, senza se e senza ma”, ha concluso Faccini.

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