ROVIGO – Alle 9 di mercoledì 24 agosto, nella Chiesa Parrocchiale di Borsea, la città di Rovigo pregherà per Andrea Mazzetto, il 30enne morto tragicamente sull’Altopiano di Asiago sabato 20 agosto.
Una tragedia devastante, lui era il classico bravo ragazzo, lavoratore, educato, intelligente. Una sciagura. Intorno alle 14 di sabato Andrea ha cercato di recuperare il proprio telefonino finito in un dirupo, nei pressi dello sperone Altar Knotto, sopra Asiago (Vicenza). (leggi articolo)
80 maledetti metri e poi l’impatto al suolo, per il giovane 30enne non c’è stato nulla da fare. A lanciare l’allarme proprio la fidanzata Sara, sul posto i Vigili del fuoco con l’elicottero, il Suem 118 e i Carabinieri che hanno avviato le indagini sull’accaduto. Successivamente il Soccorso Alpino ha ritrovato il telefonino della vittima, che è stato consegnato ai militari dell’Arma per gli opportuni approfondimenti.
Il feretro del giovane imbianchino partirà dalla Casa funeraria Ferrari di Polesella. Andrea Mazzetto lascia la mamma Giovanna, il papà Fabio, i fratelli Enrico e Marta, la fidanzata Sara e tanti amici e parenti che gli volevano bene.
