LENDINARA (Rovigo) – È stato il presidente dell’Union Vis ad aprire l’incontro tenutosi in sala consigliare per sancire la nascita di una partnership sportiva fra Union Vis Lendinara e Audace Bagnolo-Canda.
Domenico Princi ha espressamente detto di essersi riferito a Luigi Viaro “Una persona che da sempre che cerca di creare sinergie anche con altri suoi colleghi sindaci”. Un atteggiamento ritenuto fondamentale per creare relazioni durature e questo, a suo parere, vale anche nello sport. “Nella nostra Provincia, manca la condivisione di progetti sportivi – ha dichiarato Princi – mentre altrove le affigliazioni e le fusioni sono all’ordine del giorno”.
Il merito dell’iniziativa presentata venerdì scorso è di Stefano Nardo e Daniele Petrosino che hanno preso spunto dalla possibilità di utilizzare gli impianti di Castelguglielmo anche per gestire un punto ristoro.
L’idea è di creare una realtà che vada oltre i confini comunali soprattutto per i settori giovanili, secondo i promotori può essere vincente e utile per far incontrare i bambini dopo due anni d’isolamento a causa della pandemia.
Poter valorizzare i giovani indipendentemente dal comune di provenienza
L’Amministrazione di Canda (rappresentata dal consigliere delegato Andrea Valerio) è perfettamente d’accordo ed è convinta che questa sia l’unica via per superare inutili campanilismi che indeboliscono le attività di ciascuna amministrazione.
Anche il Sindaco di Castelguglielmo Maurizio Passerini (che per inciso ha annunciato la prossima apertura di un nuovo punto logistico che darà lavoro a 150 persone) si è soffermato sul concetto di aggregazione delle forze che nel suo caso potrà far rivivere il campo sportivo del paese.
Il sindaco di Bagnolo di Po Amor Zeri ha insistito sull’assunto che di bambini ce ne sono sempre meno e dunque ben venga questa cultura della condivisione perché “…unire le forze è fondamentale e saggio”. Bagnolo è pronta a contribuire anche economicamente se necessario.
In chiusura Luigi Viaro ha posto l’accento sul valore di questo incontro per superare vecchie logiche del campanile, costose e improduttive. “L’esempio della pista di pattinaggio a Lusia e chi la reclama a Lendinara, cioè a 3 chilometri non ha senso perché non è più pensabile che ogni campanile possa avere il suo impianto sportivo per qualsiasi attività”.
Reduce da un convegno sul tema delle risorse, il Sindaco di Lendinara ha aggiunto: “Dobbiamo essere saggi nell’usare le poche risorse che abbiamo, tanto più in questa congiuntura che incide pesantemente sulle risorse comunali”.
Chi ama lo sport, secondo Viaro, capisce che mettersi insieme e condividere è l’unico futuro possibile per i nostri territori e che non è pensabile avere cinquanta comuni con altrettante realtà ed impianti sportivi.
L’assessore Franco Fioravanti a fatto poi la sintesi del progetto proposto, che costituirà un servizio sovracomunale di riferimento anche in considerazione che manca la materia prima (con chiaro riferimento al declino demografico e alla scarsità di bambini). “Contenderseli non porta a nulla – ha concluso – molto meglio aggregarli in luoghi sicuri e ben organizzati, dove possono socializzare e imparare le regole fondamentali”.
Ugo Mariano Brasioli