ROVIGO – Sottoscritto l’accordo di rinnovo del Contratto nazionale del turismo per gli oltre 100mila lavoratrici e lavoratori impiegati nelle aziende aderenti alla Confesercenti.
Nelle province di Venezia e Rovigo sono oltre 8.000 le imprese dei servizi di alloggio e di ristorazione che applicheranno il nuovo contratto.
Cosa prevede il rinnovo?
L’intesa, in vigore dall’1 luglio 2024 fino al 31 dicembre 2027, restituisce il potere di acquisto alle retribuzioni con un aumento di 200 euro a regime nei settori ricettivo-alberghiero (a partire dal 4° livello), pubblici esercizi e agenzie di viaggio, rivisita i sistemi di classificazione delle parti speciali, introduce nuove tutele, sostiene la genitorialità e pone attenzione alle tematiche della salute e della sicurezza nei luoghi lavoro, alle pari opportunità e al contrasto alla violenza di genere, rilanciando il secondo livello di contrattazione, il welfare e la bilateralità.
Di fronte pertanto, all’aumento del turismo in tutta la regione e non solo nelle mete “forti” come le città d’arte di Venezia e Verona – con un +6,8% totale negli arrivi nei primi cinque mesi del 2024 rispetto allo scorso anno – il mondo delle imprese turistiche dà un forte segnale a sostegno del settore.
“Negli ultimi anni abbiamo dovuto dare priorità alla gestione dell’emergenza e alla sopravvivenza delle imprese e dei posti di lavoro – afferma Emiliano Biraku, Presidente Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo- Oggi possiamo finalmente concentrare l’attenzione sulle misure che sostengono lo sviluppo”.
«Questo accordo – prosegue Biraku – oltre a definire gli aumenti delle retribuzioni per i prossimi quattro anni, cerca concretamente di rendere più attrattivo il lavoro in ambito turistico in particolare ai giovani. Un investimento non solo per sopperire alle difficoltà nella ricerca del personale emerse negli ultimi anni, ma anche per migliorare ulteriormente la qualità del servizio offerto ai nostri ospiti”.
Per Confesercenti, si tratta di un passo importante per la competitività del turismo italiano e soprattutto veneto, anche in previsione del prossimo importante appuntamento con le “Olimpiadi Milano Cortina del 2026.
“Degno di nota – conclude Biraku – quanto previsto per i premi aziendali che potrebbero, secondo la nostra visione, essere erogati in parte anche come welfare aziendale”.