FRATTA POLESINE (Rovigo) – Il 10 giugno 2024 il presidente della Repubblica sarà, salvo emergenze o colpi di scena, a Fratta Polesine. L’annuncio è arrivato lunedì 19 settembre, nel corso di un incontro organizzato a Fratta Polesine con i circoli di Rovigo e del Medio Polesine del Pd e gli iscritti e condotto da Dino Vanzan, dirigente della direzione comunale Pd Rovigo. Un incontro che arriva in campagna elettorale, certo, ma che aveva anche uno scopo che va molto e ben oltre l’appuntamento del 25 settembre prossimo: la priorità, infatti, era proprio avviare, per la parte dem, quel percorso che culminerà, nel 2024, con le celebrazioni del centenario dell’uccisione di Giacomo Matteotti, deputato socialista, originario di Fratta Polesine, sindaco di Villamarzana, sequestrato, seviziato e ucciso dai fascisti. Dopo avere denunciato in Parlamento i brogli, i pestaggi, le intimidazioni che caratterizzarono il voto politico di quell’anno.
Una ricorrenza di livello nazionale, alla quale, appunto, è stato invitato il presidente della Repubblica. L’annuncio è stato dato durante una conviviale da Riccardo Resini, ex sindaco di Fratta Polesine, delegato dall’attuale primo cittadino Giuseppe Tasso nel comitato ristretto per le commemorazioni del centenario della morte di Matteotti; comitato del quale Resini è presidente. A costituire il comitato, cinque componenti in tutto. Imponente lo sforzo organizzativo messo in campo, alla luce anche dell’imponente finanziamento statale concesso per le celebrazioni, circa 800mila euro. Nella serata di lunedì 19 settembre, quindi, è cominciato un percorso lungo e articolato, ma che si è voluta avere la certezza di avviare per tempo.
Una occasione nella quale il Pd crede molto, richiamandosi in maniera netta, come è stato detto nel corso della serata, all’eredità del martire Matteotti. Una eredità la cui importanza e centralità nel programma del Pd sono state ribadite tanto da Diego Crivellari, presidente del Cur, quando dai due candidati polesani alla Camera dei Deputati alle prossime elezioni politiche: Nadia Romeo, nel collegio proporzionale e Alberto Lucchin all’uninominale.
Folta la presenza di referenti di circolo e di iscritti, una quarantina di persone che, a conclusione dell’importante evento, hanno avviato un dibattito sul futuro del partito, ponendo come priorità quella di proseguire e rafforzare il radicamento sul territorio.